Diventa operativa la Fondazione “Mont’e Prama” a Cabras. Si è svolto ieri un incontro tra il presidente Anthony Muroni e il ministro della Cultura, Dario Franceschini, per un primo vertice operativo sui programmi da attuare per la valorizzare di uno dei più importanti tesori della Sardegna.
«Abbiamo fatto il punto sui progetti in essere – ha dichiarato Anthony Muroni – mettendo ordine alla miriade di iniziative ancora aperte e portate fin qua avanti da diverse entità statali e regionali – e parlato del futuro, immediato e più a medio termine. Ne riferirò quanto prima al Consiglio d’amministrazione.»
Sempre nella giornata di ieri lo stesso ministro Dario Franceschini ha firmato il decreto che, un mese dopo la firma dell’atto notarile che dava il via alla Fondazione, ha sancito la nomina degli altri consiglieri Andrea Abis (sindaco di Cabras), Paolo Fresu, Patricia Olivo, Efisio Trincas e Graziella Pinna.
«L’incontro di ieri – ha aggiunto Anthony Muroni – con l’esponente del governo Draghi chiude un periodo di consultazioni e presentazioni, nel corso del quale mi sono confrontato con gli assessori regionali alla Cultura Andrea Biancareddu e al Turismo Gianni Chessa, i Rettori delle Università di Cagliari Francesco Mola e di Sassari Gavino Mariotti, la direttrice generale di Sardegna Ricerche Maria Assunta Serra, il presidente della Camera di commercio di Cagliari e Oristano Maurizio De Pascale, il presidente dell’Anci Emiliano Deiana e quello del Gal Sinis Alessandro Murana, oltre ad alcuni imprenditori dell’Oristanese.»
Il prossimo passo saranno gli incontri il presidente della Regione Christian Solinas, i vertici delle due Soprintendenze e del Polo museale regionale, il presidente della Fondazione Barumini.
«Ho fin qua trovato in ognuno degli interlocutori – ha concluso il presidente della Fondazione – grande attenzione e attesa per una proficua collaborazione, finalizzata alla valorizzazione e alla tutela dei beni archeologici, che può e deve diventare parte del processo di crescita socio-economica dell’Oristanese e della Sardegna intera.»
Antonio Caria