«A Bono l’immobile appartenuto al Canonico Frassu, amico e compagno di Giovanni Maria Angioy, va in pezzi nel più totale abbandono e nel disinteresse della politica e della Soprintendenza.»
A denunciarlo sono gli attivisti di Caminera Noa che con Luana Farina dichiarano: «Da tempo il gruppo facebook “Bono per Angioy e Frassu” chiede la messa in sicurezza dell’edificio e il suo restauro, sia perché si tratta di un immobile storico, sia perché relativa ad un emerito patriota sardo».
«Denunciamo inoltre – aggiunge Luana Farina – che esiste una delibera comunale datata 1/06/2016 che ha come oggetto il “programma regionale di sviluppo 2014 / 2019 finalizzato alla partecipazione della comunità montana tramite un progetto di sviluppo locale anche in azione congiunta con i comuni del logudoro”. Dopo di che sono cambiate le amministrazioni, la presidenza del Consiglio regionale e tutto si è bloccato come per incantesimo».
«Il movimento popolare sardo Caminera Noa – conclude la nota – si schiera al fianco dei cittadini di Bono che stanno conducendo questa giusta battaglia, per la conservazione del patrimonio culturale e della memoria storica di Bono e di tutta la Sardegna. Senza memoria e senza storia il popolo sardo perde ogni giorno un pezzo importante della sua libertà e della sua dignità».
Antonio Caria