Il fascino della lettura, che permette di sognare ad occhi aperti e vivere infinite vite, schiude le porte di universi fantastici e indaga la complessità del reale – per la poetessa Wisława Szymborska, “il gioco più bello che l’umanità abbia inventato” – per un viaggio ideale tra storie ed emozioni con la IX edizione del Festival Sanluri Legge, promosso dalla Città di Sanluri con il sostegno della Regione Autonoma Sardegna e della Fondazione di Sardegna e con la direzione artistica di Valeria Ciabattoni (CeDAC Sardegna) e il coordinamento dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo. La rassegna letteraria che porta nel cuore del Campidano giornalisti e scrittori di respiro nazionale e internazionale, spazi tra incontri con gli autori, recitals e spettacoli per affrontare questioni di scottante attualità, dalla cronaca alla politica, tra saggi e romanzi gialli e noir, accanto a storie di sport e ritratti d’artista, divagazioni sul sapere e sull’ignoranza, giornalismo d’inchiesta e memorie e leggende dell’Isola. Tra i protagonisti Gianrico Carofiglio, Sigfrido Ranucci, Marianna Aprile e Michela Ponzani, Federico Buffa, Flavio Soriga e Gianluca Pischedda, Marco Strano, Alessandra Corrias, Nicola Muscas, Piergiorgio Pulixi e Matteo Porru per una riflessione sulla condizione umana nella società globale.
«Sanluri Legge rappresenta un riferimento culturale importante per la letteratura a livello regionale – sottolinea il sindaco Alberto Urpi – con il coinvolgimento di autori di altissimo livello per affrontare temi importanti e di forte attualità. La Città di Sanluri punta sulla cultura per favorire lo sviluppo del territorio e il festival è un fiore all’occhiello della programmazione, con una formula rivelatasi vincente tra incontri con giornalisti e scrittori e spettacoli di grande fascino. Sanluri Legge continua a crescere e accendere i riflettori sul Sud Sardegna: sei giornate dedicate ai libri in compagnia di scrittori e giornalisti, tra presentazioni e recital, in una dimensione piacevolmente conviviale, per attrarre il pubblico da tutta l’Isola.»