Questa mattina, alle 10.00, nel Centro polifunzionale di Macomer, il taglio del nastro ha dato il via alla ventesima edizione della Mostra del libro edito in Sardegna.
«Finalmente – ha dichiarato la vice sindaca Rossana Ledda – la manifestazione è tornata a svolgersi in presenza. Oggi siamo qui grazie all’impegno e alla grande collaborazione che ha visto coinvolti Regione, Comune, Associazione editori sardi, Unla, libreria Emmepi, biblioteca civica, e Polo culturale giovanile. Tanti i soggetti che si sono spesi per promuovere la letteratura isolana ed esaltare la risorsa redazionale. I libri siano ponti capaci di riunire popoli e generazioni».
«La fiera – ha sottolineato l’assessore comunale alla Cultura Gianfranco Congiu – offrirà l’occasione per misurare lo stato di salute della produzione editoriale sarda e la sua capacità di stare al passo coi tempi. Per farlo abbiamo chiesto che i protagonisti della filiera si ispirassero al tema, forse, più insidioso che l’attualità potesse offrire: il conflitto russo/ucraino, violenta rimodulazione di confini territoriali nazionali e in aperto contrasto col diritto all’autodeterminazione di quei popoli. La presenza di tante case editrici, autori e volumi conferma che la cultura sarda è capace di travalicare l’ambito localistico per aprirsi al confronto.»
L’edizione 2022 segna, soprattutto, l’atteso ritorno dell’Aes dopo quattro anni di assenza. Fatto che «restituisce pieno senso alla Mostra, fondata grazie al nostro apporto nel lontano 2000, con lo scopo di raccontare il territorio e promuovere l’editoria isolana – afferma la presidente dell’Associazione editori sardi Simonetta Castia -. È stato fondamentale essere riaccolti nel tavolo tecnico. Importanti i numeri: 35 le case editrici presenti, 5 mila i titoli esposti. Alla luce del delicato momento socio-economico che il nostro Paese sta attraversando, appare più che mai doveroso interrogarsi sul futuro del comparto. L’auspicio è che questi quattro giorni di eventi possano suscitare l’attenzione delle istituzioni e richiamarle a sostenere il comparto nell’ottica di una nuova rinascita».
Il direttore artistico e coordinatore Alessandro Marongiu «si ritiene pienamente soddisfatto per la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti. Orgoglioso di un programma ricco e articolato, capace di declinare in maniera varia il tema di questa edizione, e per il grande lavoro svolto con e nelle scuole».
Nella sua giornata inaugurale la fiera ha voluto rendere omaggio alla figura del poliedrico Manlio Brigaglia. Dell’accademico, intellettuale, giornalista e scrittore è emerso un ritratto a tutto tondo, per certi versi inedito. Cosimo Filigheddu ha posto l’accento sul suo essere romanziere.