Qual è il ruolo dello studio nella formazione dei giovani, oggi? E nel percorso di apprendimento quanto conta lo studio a memoria? Attorno a questi temi ruoterà l’incontro “Educazione e memoria”, in programma venerdì 15 dicembre, alle 17.00, nell’aula magna della Facoltà teologica della Sardegna, in via Sanjust 13 a Cagliari.
Organizzato dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto”, dal Comitato Sardegna grandi eventi e dalla Pontificia facoltà teologica della Sardegna, l’incontro sarà introdotto dal preside della Facoltà teologica, Mario Farci, e dal dirigente dell’Ambito scolastico provinciale di Cagliari, Peppino Loddo.
Dopo gli interventi di Daniele Vinci, docente di Antropologia filosofica alla Facoltà teologica di Cagliari, e di Aldo Accardo, presidente della Fondazione Siotto, si passerà alle conclusioni affidate all’arcivescono della Diocesi di Cagliari e segretario generale della Cei, Giuseppe Baturi.
«Sarà l’occasione per fare una riflessione fortemente anticonformista – anticipa Aldo Accardo -. In tempi in cui molti pensano che la formazione debba avvenire in modo spontaneo, riprenderemo le parole di Antonio Gramsci che, nel 1931, parlava della necessità di una forzatura, perché lo studio è noia e fatica e allora c’è bisogno che nel processo di formazione, educazione e crescita culturale ci sia qualcuno che abbia l’autorità e l’autorevolezza di imporla questa forzatura.»
L’incontro è organizzato in collaborazione con l’Ufficio scolastico Regionale e con l’Ufficio scolastico provinciale.
Nella foto di copertina, Aldo Accardo, presidente della Fondazione Siotto