L’emergenza spopolamento non è più un fenomeno che riguarda solo le piccole comunità della Sardegna. È quanto emerge dal progetto Freemmos della Fondazione Maria Carta che riparte da Sassari e lo fa allargando l’analisi ai grandi centri urbani. Non cambia però l’obiettivo: sensibilizzare istituzioni e cittadini sul tema del ripopolamento dei comuni della Sardegna e del contrasto al calo dei residenti. Il fenomeno ormai tocca, con differenti modalità, vaste aree anche della Penisola e dell’intero continente europeoUn evento organizzato in collaborazione con il Conservatorio e con il patrocinio del comune di Sassari, che è stato aperto dalla Swinging Quintet (Silvia Ruiu alla voce, Giuseppe Bussu al sax tenore, Valentino Cubeddu al pianoforte, Daniele Pistis al contrabbasso e Marco Cattari alla batteria, tutti del “Canepa”) che ha eseguito alcuni brani classici jazz. Sono poi intervenuti il presidente e il direttore del Conservatorio “Canepa”, Ivano Iai e Mariano Meloni, e l’assessora comunale alla Cultura Laura Useri. Leonardo Marras, presidente della Fondazione Maria Carta, ha analizzato con il giornalista Giacomo Serreli, che ha coordinato la serata, i numeri sui residenti in città e nell’Isola.
Sono stati proiettati due video: il docufilm sulle iniziative di Freemmos dal 2017 e il corto realizzato dalla Compagnia teatrale “Paco Mustela” con la riproposizione in chiave cinematografica di alcune poesie tratte dalla raccolta “Canto Rituale” di Maria Carta. Nella seconda parte, spazio ancora alla musica, con gli ospiti, applauditi a più riprese dal numeroso pubblico presente: il duo Fantafolk (Andrea Pisu, launeddas, e Vanni Masala, organetto), Maria Giovanna Cherchi e, con il suo blues trascinante, Francesco Piu, subentrato ai previsti Tazenda, rimasti senza la voce Nicola Nite, bloccato nella Penisola. In sala erano però presenti Gino Marielli e Gigi Camedda, che hanno annunciato la programmazione di un nuovo tour che comprenderà anche alcune tappe europee.
Sono stati proiettati due video: il docufilm sulle iniziative di Freemmos dal 2017 e il corto realizzato dalla Compagnia teatrale “Paco Mustela” con la riproposizione in chiave cinematografica di alcune poesie tratte dalla raccolta “Canto Rituale” di Maria Carta. Nella seconda parte, spazio ancora alla musica, con gli ospiti, applauditi a più riprese dal numeroso pubblico presente: il duo Fantafolk (Andrea Pisu, launeddas, e Vanni Masala, organetto), Maria Giovanna Cherchi e, con il suo blues trascinante, Francesco Piu, subentrato ai previsti Tazenda, rimasti senza la voce Nicola Nite, bloccato nella Penisola. In sala erano però presenti Gino Marielli e Gigi Camedda, che hanno annunciato la programmazione di un nuovo tour che comprenderà anche alcune tappe europee.
Antonio Caria