Parte ufficialmente la seconda annualità del progetto “Fotografia contemporanea in Marmilla” promosso dal Consorzio Turistico Due Giare e dall’associazione culturale “Su Palatu Fotografia”.
Un’iniziativa che prevede la mostra “A Banda” con i fotografi sardi nel centro culturale “Move The Box” a Villa Verde da metà settembre, le quattro campagne fotografiche che quest’anno coinvolgeranno i centri di Assolo, Gonnosnò, Sini e Usellus e “Tra alberi, terra e paesi”, una reinterpretazione del materiale fotografico privato delle famiglie di quattro piccoli centri.
Per il presidente del Consorzio Due Giare, Lino Zedda, «l’obiettivo strategico è promuovere il Consorzio e la Marmilla per valorizzare il territorio e farlo diventare uno dei poli della fotografia in Sardegna.»
A detta di Salvatore Ligios, presidente de “Su Palatu Fotografia” si tratta di «un nuovo modo di concepire la fotografia, non solo più a scopi consumistici, non più solo un oggetto fuori dalla società, ma una nuova lettura del territorio. Un grosso laboratorio in un’area interna, un’altra bella sfida per una fotografia che raccontando la Marmilla, racconterà la Sardegna».
«Vogliamo rendere il nostro territorio sempre più attrattivo – ha concluso Lino Zedda -. Abbiamo l’ambiente, l’archeologia, la cultura, le tradizioni, l’enogastronomia. Ma anche la fotografia può diventare un motivo per indurre esperti del settore, ma anche semplici appassionati a venire e a soggiornare nella nostra zona.»
Un’iniziativa che prevede la mostra “A Banda” con i fotografi sardi nel centro culturale “Move The Box” a Villa Verde da metà settembre, le quattro campagne fotografiche che quest’anno coinvolgeranno i centri di Assolo, Gonnosnò, Sini e Usellus e “Tra alberi, terra e paesi”, una reinterpretazione del materiale fotografico privato delle famiglie di quattro piccoli centri.
Per il presidente del Consorzio Due Giare, Lino Zedda, «l’obiettivo strategico è promuovere il Consorzio e la Marmilla per valorizzare il territorio e farlo diventare uno dei poli della fotografia in Sardegna.»
A detta di Salvatore Ligios, presidente de “Su Palatu Fotografia” si tratta di «un nuovo modo di concepire la fotografia, non solo più a scopi consumistici, non più solo un oggetto fuori dalla società, ma una nuova lettura del territorio. Un grosso laboratorio in un’area interna, un’altra bella sfida per una fotografia che raccontando la Marmilla, racconterà la Sardegna».
«Vogliamo rendere il nostro territorio sempre più attrattivo – ha concluso Lino Zedda -. Abbiamo l’ambiente, l’archeologia, la cultura, le tradizioni, l’enogastronomia. Ma anche la fotografia può diventare un motivo per indurre esperti del settore, ma anche semplici appassionati a venire e a soggiornare nella nostra zona.»
Antonio Caria