Prosegue all’insegna della settima arte a Cagliari al Polo Bibliotecario F35 il progetto BIXInAU. Giovedì (5 marzo), alle 18.00, nella Sala Eleonora d’Arborea si proietta il documentario “Paolina era la madre di Giulia”, di Clara Murtas (20’, 2015), tratto dal libro omonimo di Bruna Milia. La regista, cantante, attrice ed autrice cagliaritana interviene alla serata in conversazione con Pia Brancadori, dell’associazione Circola nel Cinema Alice Guy, che insieme al Centro di Documentazione e Studi delle Donne promuove l’iniziativa.
L’appuntamento dà il via ai Contus de Bixinau, attività di recupero di testimonianze e memorie legate ai quartieri di Sant’Avendrace e Tuvixeddu-Tuvumannu, all’interno del progetto promosso, col sostegno del Mibact, dalle cinque associazioni con sede nel polo bibliotecario cittadino in via Falzarego 35: oltre al Centro di Documentazione e Studi delle Donne della Cooperativa La Tarantola, l’associazione Hybris – Centro Internazionale del Fumetto, la Cooperativa sociale Teatro del Sale Cagliari, l’ARC Onlus, l’associazione culturale La Fabbrica Illuminata.
Con la proiezione del film di Clara Murtas e l’incontro con la regista si apre una finestra sul quartiere di Sant’Avendrace. Il documentario si ispira all’omonimo libro scritto nel 2012 da Bruna Milia, nel quale la scrittrice autodidatta e appassionata poeta racconta la vita della madre e la sua nel quadro della vita dei quartieri popolari cagliaritani dalla fine degli anni ’20 in poi.
«Protagoniste di questo documentario sono mia madre, scrittrice illetterata, la sua vita e la sua scrittura – scrive Clara Murtas -. L’intervista avviene nella sua casa, ed all’esterno, nel parco di Monte Claro dove tutti i giorni va per incontrare gente alla quale recita e regala le sue poesie…»
La serata è anche essere l’occasione per raccogliere testimonianze, racconti, memorie, fotografie di coloro che vorranno partecipare, contribuendo alla costruzione dei Contus de Bixinau.