Il presidente della Regione Christian Solinas, ha commentato con soddisfazione la presentazione del progetto del “Museo etnografico Egea” di Fertilia.
«Abbiamo deciso di mettere a disposizione un bene regionale per la realizzazione del museo di Fertilia, dove sarà raccontata una pagina importante della nostra storia, che, nel secondo dopoguerra, ha visto la Sardegna accogliere migliaia di esuli giuliano-dalmati, cacciati dalla propria terra e privati dei loro beni dal regime comunista jugoslavo solo perché italiani», ha detto Christian Solinas.
Questa mattina, ad Alghero, l’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, ha presieduto nella sala del Parco regionale di Porto Conte il convegno “Una luce sulla memoria”, durante il quale è stato presentato il progetto di realizzazione del Museo. Un’esposizione fortemente tecnologica, che accoglierà testimonianze documentali e fotografiche riguardanti la memoria dell’esodo giuliano-dalmata e ricostruirà, anche attraverso le vicende storiche, sociali ed umane dei suoi abitanti, la storia della costruzione della ‘città di fondazione’ di Fertilia, cominciata l’8 marzo 1936 e terminata nel dopoguerra. Il museo sarà caratterizzato da un percorso descrittivo diviso in tre ambiti: la diaspora e l’esodo; il viaggio interminabile; la nuova vita ritrovata.
«Un progetto di grande interesse storico-culturale – ha aggiunto l’assessore Quirico Sanna – per restituire piena dignità e memoria a questo popolo, involontario protagonista di una vicenda storica che lo ha costretto, nell’indifferenza dei governanti di allora, a dividersi per tutto il Mondo, compresa la Sardegna. Subendo poi, per decenni, l’onta dell’oblio anche nei libri di storia ed oggi una vergognosa ventata di ‘giustificazionismo’. Il Museo sarà un’occasione per rendere omaggio a quei patrioti ed ai loro familiari.»
Alle 15.30, nelle officine ex Egas, a Fertilia, ci sarà la cerimonia di posa della prima pietra del museo.