Seconda guerra mondiale, 17 febbraio 1943: Cagliari subisce il primo pesante attacco aereo da parte delle forze angloamericane. Ne seguiranno altri, devastanti. Dopo quei bombardamenti la città apparirà spettrale, semidistrutta. Dal 2006, ogni anno, nei giorni di quel drammatico anniversario moltissime persone, in particolare studenti delle scuole superiori, hanno partecipato alle rappresentazioni di CAGLIARI 1943. LA GUERRA DENTRO CASA, produzione del Cada Die Teatro con la regia di Pierpaolo Piludu. Il Covid-19 sembrava potesse riuscire a interrompere questa occasione di incontro sulla memoria, per non dimenticare le follie della guerra. Ma «la voglia di continuare a raccontare, soprattutto ai giovani della nostra città, i tragici giorni vissuti dai loro nonni è stata più forte di qualsiasi pandemia», sottolinea Pierpaolo Piludu. Fin dal primo lockdown di quasi un anno fa i “maturi” allievi della Scuola di Arti Sceniche La Vetreria hanno continuato, come in questi ultimi mesi, il loro percorso di laboratorio su una piattaforma digitale, diventata ormai, di questi tempi, di uso comune. E mercoledì 17 febbraio si vedrà il frutto del loro lavoro: il videodocumento “Cagliari 1943. La guerra dentro casa” sarà on line, alle 18.00, sulla pagina facebook di Cada Die Teatro e, alle 20.30, verrà trasmesso integralmente da Matex Tv, sul canale 272 del digitale terrestre.
Un percorso inizialmente molto difficoltoso, quello che ha accompagnato la realizzazione del lavoro, che mixa i video prodotti fra le mura domestiche dagli allievi e le immagini della messa in scena teatrale originale dello spettacolo: la maggior parte degli over coinvolti, tra cui Paola Ferro, 88 anni, testimone dei bombardamenti, non aveva mai utilizzato le nuove tecnologie “a distanza”. «Ho chiesto ai miei ‘ragazzi’ di provare a recitare, ciascuno dalla propria casa, col proprio tablet, computer o cellulare, senza nessun altro supporto tecnico, le stesse battute che per anni hanno interpretato sul palcoscenico. Al di là delle difficoltà, anche tecniche, che abbiamo dovuto affrontare, siamo contenti di essere riusciti a portare a termine questo esperimento», spiega ancora Piludu, che ha curato anche il montaggio del videodocumento.
«Pur essendo, come abbiamo più volte ripetuto, consapevoli – continua e conclude l’attore e regista di Cada Die – che il teatro è un rito dove le emozioni viaggiano attraverso la presenza fisica di attori e spettatori, abbiamo pensato di mettere in rete un documento video, rivolto in particolare agli studenti delle Scuole Superiori, che aiuti a ricordare anche quest’anno l’anniversario dei bombardamenti, le follie del fascismo, di ogni regime totalitario e guerra.»
“Cagliari 1943. La guerra dentro casa” nasce da un laboratorio teatrale, diretto da Pierpaolo Piludu, con venti allievi adulti della Scuola di Arti Sceniche La Vetreria. Parallelamente, Cada Die Teatro, in collaborazione con la Cattedra di Antropologia Culturale dell’Università di Cagliari e con l’ISRE di Nuoro, a partire dal 2006 ha portato avanti una ricerca volta alla creazione di un video-archivio dei testimoni dei bombardamenti del 1943, che raccoglie oltre 130 racconti. Pierpaolo Piludu è inoltre autore, e regista insieme a Cristina Maccioni, del documentario “Quando scappavamo col cappotto sul pigiama”, prodotto dalla sede Rai della Sardegna, che in questi anni è andato in onda più volte su Rai Storia.