Il 4 settembre al Cabudanne giornata piena di incontri dalla mattina alla sera tra poesia, suoni e immagini. Ospiti il poeta e scrittore bosniaco Faruk Šehić, la poetessa Franca Grisoni, Mario Cubeddu, Giancarlo Cavallo, Azzurra D’Agostino, Elvira Mujcic, Alessandro di Rienzo, Ginevra Pugliese, Sergio Iagulli e Raffaella Marzano, Simone Cireddu, Franc Ducros, ed il live di Sarram.
Il lungo weekend della XVII edizione del Cabudanne prosegue il 4 settembre con un programma fitto di appuntamenti. Un festival di poesia unico nell’isola, fatto di suoni, colori, tradizioni, versi dal mondo, parole, silenzi e cartelli poetici. Tutti gli appuntamenti quest’anno si svolgeranno nell’incantevole frutteto de Sa Prentza de Murone, dove alle 11.00 del mattino riparte la giornata di sabato con la presentazione del libro di poesie di Mario Cubeddu, “Areputzu/Asfodelo” (Vydia, 2021). Modera l’incontro Azzurra D’Agostino. Stesso orario di apertura alla Biblioteca Comunale di Seneghe per gli incontri di lettura dedicati ai più piccoli con le “Fiabe della sardegna” (Imago, 2020) insieme a Luisa Madau e Michele Cubadda.
Alle 16.00, a Sa Domo de sa poesia, l’installazione fotografica slide fotografica “Hacker, Sirene e infrarossi: fotografare l’invisibile” di Elio Mazzacane, sulla voce e le poesie di Laura Pugno. Regista per la Rai e autore di documentari, il fotografo e videomaker ha vinto nel 2007 la Menzione Speciale al premio Giornalistico “Ilaria Alpi”. Alle 17.00 si parla invece del dolore di chi vive in prima persona il dramma della malattia di Alzheimer, nell’antologia di poesie “Alzheimer d’amore” (Interlinea, 2020) della poetessa lombarda Franca Grisoni. “Gh’à en nom l’Amur” sono i versi rivolti ai genitori e ai familiari o ispirati dalle difficoltà che questa patologia porta con sé. La poesia, strumento profondo e universale, ha parole quando non si hanno più parole adatte e sufficienti.
Alle 18.00, si apre una finestra sulla penisola balcanica con l’ospite dedicato allo spazio della poesia internazionale al Cabudanne: il poeta e scrittore bosniaco Faruk Šehić (1970), considerato una delle voci più autentiche e poetiche della ex-Jugoslavia. Poesia e guerra nei Balcani, nell’incontro moderato da Elvira Mujcic, scrittrice e traduttrice italo-bosniaca, Alessandro di Rienzo, autore e giornalista napoletano e Ginevra Pugliese, docente e traduttrice dal serbo-croato e sloveno. Nelle opere di Šehić l’esperienza della guerra, la quotidianità, la brutalità, ma anche l’umanità con il suo stile essenziale e poetico. Al Cabudanne presenta i due libri “Ritorno alla natura” (Lietocolle, 2019) e “Racconti a orologeria” (Mimesis, 2020).
Alle 19.30 il tema degli “esseri in fuga” ritorna a Seneghe in tutto il suo dramma, nel poemetto in versi del poeta Giancarlo Cavallo “26 – Tribute to the twenty-six dead women” (Multimedia Edizioni, 2020). Un’opera che dà voce al dramma delle giovanissime donne annegate nel Mediterraneo, in fuga dalle terre devastate dalla miseria e dalla guerra, i cui corpi giunsero a Salerno nel novembre del 2017, e con esse a tutte le vittime della tragedia immane dell’immigrazione. Dialogano con il poeta Giancarlo Cavallo, Sergio Iagulli e Raffaella Marzano che insieme dirigono la Casa della poesia, progetto internazionale per la promozione e diffusione della poesia.
Alle 21.30 l’incontro dedicato a Franco Loi, il grande poeta, saggista, amico e cittadino onorario di Seneghe dal 2010, scomparso quest’anno a gennaio alla soglia del novantunesimo anno di età: “Franco è stato un pezzo importante del nostro festival, lascia un vuoto incolmabile nella nostra comunità. L’invito è pertanto di non dimenticare questo grande Maestro che con la sua opera ha coinvolto nella lettura tante persone di questa comunità, ma di custodire ciò che di bello, di buono e di costruttivo ci ha lasciato. Sarà compito del Cabudanne portare avanti il suo ricordo”, commenta Mario Cubeddu a nome di Perda Sonadora. La poesia del grande poeta, scrittore e saggista milanese (nato a Genova) sarà presentata attraverso il libro “La torre” (Edizioni San Marco dei Giustiniani, Genova 2020), con Simone Cireddu, Mario Cubeddu, la poetessa Franca Grisoni ed il poeta francese Franc Ducros.
Chiusura della serata di sabato alle 23.00 con il live musicale di Sarram, progetto solista di matrice drone/ambient in cui convivono elementi di natura doom, post-rock e noise del sardo Valerio Marras. Molto attivo in Europa ha all’attivo quattro dischi. A Seneghe presenterà “Albero”, uscito a maggio per Subsound in solo vinile e già uno dei migliori dischi del 2021. A Seneghe porterà i suoi brani in un live in bilico tra drone music, tape loop, post-rock, doom ed elettronica.