Dal 2008 è ormai un appuntamento immancabile e atteso: il calendario curato da “Orminas – Sa Cumpanzia de sa Fotografia” di Illorai.
Il sodalizio, custode di un immenso documentale patrimonio fotografico di memorie locali, interamente digitalizzate, ne ripropone annualmente una mirata scelta a tema. L’;attuale calendario 2025 è dedicato alle “Fainas”; ossia ai lavori-traballos, caratterizzanti e identitari, che hanno principalmente segnato le nostre comunità agro-pastorali ed artigiane.
Il termine sardo “Fainas”, tradotto in italiano è custode di numerosi significanti sinonimi: attività, azione, lavorio, faccenda, funzione, compito, opera e chissà quanti altri vocaboli per significare l’immensa complessità e ricchezza di una sola parola della limba sarda.
Il calendario, con le sue immagini datate e in bianco/nero, riporta alla vita un patrimonio e mondo di radici, di produzione di beni e servizi che, solo fino a pochi decenni fa, erano reputati prioritari nell’ambito dell’economia comunitaria; lavori artigiani da rivalutare, anche nelle nuove frontiere economiche delle aree rurali e interne dell’Isola, per contrastare i disservizi e lo spopolamento. Viene da pensare ai tanti possibili progetti di comunità, ai modelli di sviluppo responsabili e sostenibili con la capacità di risposte immediate al bene/servizio comune in aree marginali. Riflessioni essenziali per la vita del territorio – in questo caso il Goceano – che a causa del cambiamento culturale-politico ha necessità di reinventarsi uno spazio socio economico all’interno dei modelli dominanti. Una rivalutazione necessaria, in tempi di crisi che minacciano diffusamente le piccole realtà e la biodiversità, di riconsidero della pastorizia, dell’agricoltura, delle attività forestali e artigianali.
L’associazione “Orminas”, composta attualmente da sei soci, si è dimostrata un’attiva e diretta promotrice di valorizzazione e sensibilizzazione culturale collettiva, realizzando opere di memoria, murales e pannelli fotografici, che arricchiscono l’arredo urbano; un appassionante progetto di marketing locale e volano per promuovere le radici del territorio con le potenzialità e la funzione documentale ed interpretativa delle immagini fotografiche. La fotografia come elemento ricostruttivo di memoria e mappa culturale dell’identità.
L’edizione del calendario 2025 si caratterizza per le tante belle immagini che trattano delle attività de campu (pastorizia, agricoltura, viticoltura, costruzione dei muretti a secco, etc.) e de ‘idha (panificazione de su pane fresa, cucito, ricamo, attività commerciali, artigianali, etc.).
Alcune delle attività, e situazioni lavorative rappresentate, sono corredate da un breve componimento di Italo Cappai; illoraese, residente a Oristano, che si diletta nella compiutezza degli endecasillabi dell’otada a costruire dei pregevoli quadretti lirici. A proposito di “Sas atividades umanas”, scrive: Onzi essere umanu pro campare,/ at, pro mestieri, un’atividade./ Chie, ferru e linna, ischit trattare,/ otenindh&ozetos de calidade./ E chie est capatzu in su faedhare/ ponet s’imputadu in libbertade./ In custa vasta e onesta colletzione/ no b’at logu pro s’art’e su mandrone.//.
Cristoforo Puddu