La Casa del Cinema, a Villa Borghese, apre le proprie porte al cinema sardo: nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria lunedì 26 ottobre proporrà al pubblico romano i cortometraggi di “Visioni Sarde”. La rassegna, nata nel 2014 nell’ambito dello storico Festival Visioni Italiane con l’intento di promuovere e valorizzare nel mondo il cinema sardo, è diventata anno dopo anno sempre più grande, consolidandosi come un evento di portata internazionale e come una vetrina prestigiosa per i giovani talenti sardi a cui è offerta l’occasione di raggiungere il più vasto pubblico.
A tale scopo ha intrapreso un lungo viaggio cinematografico con numerose tappe per raggiungere anche la più lontana città del pianeta.
Quello di Roma, organizzato come negli anni passati dall’Associazione dei Sardi di Roma “Il Gremio”, è uno degli appuntamenti più attesi.
Il presidente dell’associazione Antonio Maria Masia indirizzerà un saluto al pubblico presente
(molto ridotto a causa del Covid) insieme alla consigliera Franca Farina, funzionaria della Cineteca
Nazionale e da anni curatrice per il Gremio del percorso “Incontro con il Cinema Sardo”, e a Enzo
Cugusi, presidente dell’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”; che ha curato e predisposto l’evento Visioni Sarde 2020.
Con questa ulteriore iniziativa il Gremio conferma il suo stretto legame storico con il settore cinematografico sardo, nato nel 1948 quando con il suo patrocinio ed il suo fondatore Pasquale Marica sostenne la produzione del primo film sardo del dopoguerra, girato in Gallura e su tema sardo, nel 1949: “Altura”, del regista cagliaritano Mario Sequi con la colonna sonora del grande musicista sardo Ennio Porrino.
La conduzione e presentazione della serata del 26 ottobre è stata affidata dall’Associazione al suo socio Anthony Peth, conduttore televisivo, regista, ambasciatore del Made in Italy nel mondo, vincitore di due David di Michelangelo al talento artistico.
Alla fine della proiezione sarà assegnato l’ambìto “Premio del pubblico”; del Gremio da parte di un qualificato parterre di professionisti del cinema, composto dai tanti registi e cineasti sardi che lavorano o studiano nella Capitale.
A contendersi il premio saranno otto cortometraggi di registi già affermati o autori agli esordi che dimostrano, sia a livello di stile che di contenuti, la vitalità del cinema Made in Sardegna.
Alcuni sono stati selezionati per la buona capacità espressiva, altri per il singolare stile narrativo, altri ancora per la creatività e originalità con la quale sono descritti eventi, situazioni, personaggi, emozioni e sentimenti.
Le opere scelte, sebbene differiscano nel linguaggio espressivo e negli intenti estetici, hanno
tutte saputo interpretare l’attualità con efficacia e poesia, riuscendo al contempo a toccare
temi di carattere universale.
Eccole in rapida successione:
– DAKOTA DYNAMITE di Valerio Burli. Una bambina in vacanza in Sardegna viene rapita. Cercherà aiuto dalla sua eroina a fumetti preferita.
– L’ABBRACCIO di Simone Paderi. Marina ripercorre la propria esperienza lavorativa. Il racconto sfocia in un’emozione fortissima.
– LASCIAMI ANDARE di Roberto Carta. Venanzio spera di imparare dal latitante Antonello a diventare un bandito temuto e rispettato. Qualcosa però va storto perché Antonello perde la testa: pensa di essere in contatto con gli alieni.
– FOGU di Alberta Raccis. Sacro e profano, cerimonie e feste religiose che si intrecciano con il rito quotidiano del cibo.
DESTINO di Bonifacio Angius. Una giornata in cui l’angoscia e la paura daranno le conferme che
un uomo senza qualità stava cercando da tempo.
FRAGMENTA di Angelica Demurtas. La vita di una donna narrata attraverso il ricordo e la rielaborazione personale.
GABRIEL di Enrico Pau. In mezzo alla vastità della natura rimane solo la fragilità umana e la potenza del mistero.
VALERIO di Gianni Cesaraccio. Valerio vive di espedienti e sotterfugi, infischiandosene del figlio e della famiglia.
“Visioni Sarde 2020”; è un progetto realizzato grazie al sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Lavoro e della Fondazione Sardegna Film Commission. La manifestazione itinerante può contare sulla professionalità e piena disponibilità della Cineteca di Bologna. Gli impegni organizzativi del tour in Italia e all’estero sono assolti grazie al lavoro volontario dei soci dell’Associazione bolognese “Visioni di Ichnussa”.
La serata del cinema sardo a Villa Borghese sarà impreziosita dalla presenza di Nevina Satta, direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission, e di Paolo Cherchi Usai, direttore della Cineteca Nazionale.