Il video musicale “LUCY”, diretto da Roberto Pili e prodotto da Francesco Pili, ha trionfato come miglior video musicale alla tredicesima edizione del prestigioso Premio Carpine Visciano. La storia toccante della campionessa brasiliana Lucy Alves ha conquistato il cuore del pubblico e della giuria, ricevendo applausi e lacrime di commozione nel più importante short film festival della Campania.
“LUCY – Un destino da pioniera” ha ottenuto il suo centesimo riconoscimento in meno di 10 mesi dalla sua uscita, un traguardo straordinario. Il progetto vede, inoltre, la partecipazione speciale dello storico portiere brasiliano Nelson Dida, con una colonna sonora composta dal duo CALICE (CAL + DJ ICEONE).
Quest’anno, sono state iscritte al concorso ben 530 opere, di cui 63 sono state selezionate come finaliste, per un’edizione da record. Una kermesse arricchita dalla presenza di numerose celebrità del panorama televisivo italiano, tra cui Artem (Mare Fuori, Nostalgia), Mario Di Leva (Resta con me, Sanremo), Miriam Candurro (Un posto al Sole, I bastardi di Pizzofalcone), Denise Capezza (Gomorra, Vincenzo Malinconico), Cristina Moglia (Il paradiso delle signore, Distretto di Polizia), Nicola Pistoia (Provaci ancora Prof!, Caro Maestro) e Mario Autore (I fratelli De Filippo).
Il Premio Carpine Visciano, ispirato alla vita di Padre Arturo D’Onofrio, ha l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sulle problematiche sociali, promuovendo la dignità e l’identità attraverso il concorso nazionale e internazionale di cortometraggi a tema sociale.
Tra i partecipanti, molti attori e attrici di spessore hanno impreziosito i cortometraggi in concorso.
Tra questi, il premio Oscar Nicola Piovani, il David di Donatello Francesco Di Leva, Massimiliano Caiazzo, Giorgio Haber, Denise Capezza, Nicola Pistoia, Carolina Crescentini, Autilia Ranieri, Giulia Michelini, Mariagrazia Cucinotta, Gabriel Garko e Manuela Zero.
Con questo ennesimo riconoscimento, “LUCY – Un destino da pioniera” continua a confermarsi un progetto di grande impatto artistico e sociale, dimostrando come il potere del cinema possa raccontare storie ispiratrici e universali.