Il giovane attore e regista sardo Giuseppe Carrieri, non ancora ventiquattrenne, ha scelto il Parco Naturale di Porto Conte come location per le riprese del suo più recente progetto cinematografico nel mese di Ottobre 2023, il cortometraggio intitolato ‘Amare Ancora’.
Il set ha preso vita grazie alla sinergia incredibile tra gli attori e collaboratori provenienti da ogni parte d’Italia, con l’impiego di attrezzature di ultima generazione impegnate solitamente in produzioni internazionali di alto livello.
Al centro della narrazione emerge un tema sempre più attuale: la violenza di genere. Nonostante sia oggi il fulcro del dibattito, è molto poco comune che siano artisti uomini a mettere l’accento sulla questione di genere. Ogni giorno ci scontriamo con narrazioni sempre più aberranti, che continuano a dimostrare il distacco della maggior parte delle persone dalla problematica ormai insita nella nostra cultura, assistendo alla continua scomparsa di persone – per lo più donne – per cui non troviamo una spiegazione.
La storia di Elena e Filippo vuole quindi raccontare come un amore profondo talvolta possa mascherare dei meccanismi subdoli, portando i protagonisti di una vicenda amorosa a vivere una vera e propria tragedia. La sceneggiatura ha voluto invertire i ruoli di quella che è la narrazione solita, in modo da poter offrire allo spettatore un nuovo punto di vista, e poter raccontare quanto un avvenimento che in un primo istante possa essere percepito come assurdo, in realtà, sia sempre davanti ai nostri occhi.
Sono stati cruciali quindi la professionalità e la maturità di artisti che seppur tanto giovani hanno saputo tenere testa ad una questione così delicata e profonda, rispettandone la complessità e mettendo a disposizione del racconto il proprio talento.
Alla regia Goncalo Claro da Fonseca, artista portoghese che aveva già diretto insieme a Carrieri le loro recenti produzioni: ‘Beyond Space’ (Italia, 2022), ora disponibile alla visione su Amazon Prime Video, e ‘Breakfast’, progetto creativo a tre atti che ha ricevuto una notevole attenzione da parte dei media e della stampa regionale.
Martina Olivieri Iacomelli è stato il volto e l’animo della protagonista Elena. Recentemente laureata al Centro Sperimentale di Roma, ha preso parte a importanti produzioni televisive dimostrando come nella recitazione trovi la strada per vivere le sue mille sé.
Filippo invece è interpretato dallo stesso regista, Carrieri, che non solo ha scritto, diretto ma anche interpretato in modo magistrale la sceneggiatura del corto.
A completare il cast ci sono Francesco Pistone, siciliano che ha completato la sua formazione a cavallo tra Londra e Los Angeles, atterrato in Sardegna proprio per interpretare Ludovico, un personaggio dalle mille sfumature caratteriali. Fabio Simonetti, romano, alle prese con il personaggio cruciale dell’intera produzione, Lorenzo. Poi troviamo l’esordiente Alessandro Baldino che si è fatto riconoscere per la sua professionalità e il rispetto sul set.
Gli assistenti alla produzione Riccardo Pinna, documentarista sardo e Ilaria Unali, curatrice inoltre del reportage fotografico, hanno contribuito significativamente alla realizzazione del lavoro artistico, insieme al resto del team hanno reso infatti possibile che le aspettative iniziali durante le fasi di scrittura e ideazione del progetto venissero superate.
Non meno importante il contributo della struttura ricettiva situata all’interno del Parco, l’Hotel Corte Rosada, il suo gruppo di lavoro è risultato fondamentale per andare incontro alle esigenze del team di produzione, visti i ritmi sostenuti di lavoro che dovevano tenere conto anche degli orari di alba e tramonto, dovendo girare la maggior parte delle scene in mare aperto.
Questo progetto, insieme alle precedenti produzioni della 7Films, si impegna a promuovere attivamente l’isola. L’obiettivo è quindi far sì che la Sardegna venga scelta sempre più frequentemente per produzioni artistiche, offrendo la possibilità ad attività e lavoratori locali di prendere parte a progetti anche in periodi extra-stagionali.
Testo e foto a cura di Ilaria Unali