Identità, cura e cooperazione. Queste le parole chiave che hanno accompagnato l’inaugurazione della Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del paesaggio per l’anno accademico 2024/25, che si è svolta oggi nell’aula Cima del complesso Santa Croce.
La prolusione dell’evento è stata affidata a Tiziana Maffei, direttrice della Reggia di Caserta, che ha evidenziato l’importanza di un approccio partecipativo nella tutela attiva del patrimonio architettonico e paesaggistico. La sua riflessione ha sottolineato il valore della partecipazione collettiva e delle pratiche integrate per garantire una conservazione efficace e consapevole.
L’obiettivo della Scuola è formare professionisti come architetti, ingegneri, storici dell’arte e archeologi, fornendo loro competenze specialistiche per la cura e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla tutela attiva del territorio.
«La preparazione per studenti e studentesse per la tutela dell’immenso patrimonio, passa anche attraverso la collaborazione tra le istituzioni e l’interdisciplinarietà del corso, che prevede il coinvolgimento di docenti di sei dipartimenti dell’Ateneo – ha dichiarato Caterina Giannattasio direttrice della Scuola -. Questa collaborazione permette di acquisire visioni diverse che permetteranno di lavorare sul patrimonio a 360 gradi. Il corso ha inoltre un’impostazione didattica fortemente connotata da attività laboratoriali concrete, applicate a casi studio reali presenti nel territorio sardo, selezionati di anno in anno in condivisione con le istituzioni locali.»
Alla cerimonia era presente il Rettore Francesco Mola che ha sottolineato l’importanza dell’alta formazione: «La scuola di specializzazione in beni architettonici e del paesaggio, attivata tre anni fa, rappresenta la formazione di terzo livello e la testimonianza di come questo tipo di preparazione sia sempre più importante e di quanto il sistema universitario debba spingere sempre più in questa direzione. Noi come Ateneo lo stiamo facendo non soltanto con le scuole di specializzazione in ambito medico, ma anche con tutta una serie di scuole di specializzazione, con i dottorati di ricerca e con i master. Quello che chiedono sempre di più i nostri laureati e laureate è una solida formazione di base, accompagnata da una forte esigenza di specializzazione».
All’inaugurazione hanno preso parte Fabrizio Pilo, prorettore per il Territorio e l’innovazione, Elisabetta Gola, prorettrice per la Comunicazione e l’immagine e Ivan Blečić direttore del dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura.