È stata ufficialmente presentata la sesta edizione dell’IsReal – Festival del Cinema del Reale organizzato dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna con la partecipazione di Fondazione di Sardegna e Fondazione Sardegna Film Commission che si terrà a Nuoro dal 25 al 30 maggio 2021 in presenza nell’Auditorium Giovanni Lilliu e del Ten.
Sono quarantasette i film totali in calendario. «Quest’anno – ha dichiarato la commissaria straordinaria per l’Isre, Stefania Masala –, anche il festival IsReal, contribuisce ad arricchire il ricco calendario di eventi dedicato alla celebrazione del 150esimo di Grazia Deledda, come forma di omaggio alla scrittrice e alla donna, che amò la sua Sardegna e da cui si allontanò solo per crescere e coltivare il sogno di renderle omaggio, e di cui l’Istituto si occupa di gestire la Casa natale e celebrarne sempre la memoria.»
Dieci le opere in competizione internazionale, tredici quelle che compongono l’omaggio realizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna al documentarista Luigi Di Gianni scomparso nel 2019, mentre 16 sono quelle che fanno parte della rassegna “Essere donne – Le esploratrici del cinema (1940-1980)” a cura di Daniela Persico e dedicata alle registe che hanno segnato la storia del cinema documentario.
Tra i film fuori concorso, Menocchio di Alberto Fasulo, sull’eretico Domenico Scandella, di cui scrisse anche Carlo Ginzburg nel sul libro “Il formaggio e i vermi”.
«Riaprire è una responsabilità e noi siamo felici di assumercela – ha aggiunto il direttore artistico del festival Alessandro Stellino -, l’Isre, con le sue tante iniziative e i festival cinematografici in particolare, è da sempre un ponte tra le culture.»
Sono quarantasette i film totali in calendario. «Quest’anno – ha dichiarato la commissaria straordinaria per l’Isre, Stefania Masala –, anche il festival IsReal, contribuisce ad arricchire il ricco calendario di eventi dedicato alla celebrazione del 150esimo di Grazia Deledda, come forma di omaggio alla scrittrice e alla donna, che amò la sua Sardegna e da cui si allontanò solo per crescere e coltivare il sogno di renderle omaggio, e di cui l’Istituto si occupa di gestire la Casa natale e celebrarne sempre la memoria.»
Dieci le opere in competizione internazionale, tredici quelle che compongono l’omaggio realizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna al documentarista Luigi Di Gianni scomparso nel 2019, mentre 16 sono quelle che fanno parte della rassegna “Essere donne – Le esploratrici del cinema (1940-1980)” a cura di Daniela Persico e dedicata alle registe che hanno segnato la storia del cinema documentario.
Tra i film fuori concorso, Menocchio di Alberto Fasulo, sull’eretico Domenico Scandella, di cui scrisse anche Carlo Ginzburg nel sul libro “Il formaggio e i vermi”.
«Riaprire è una responsabilità e noi siamo felici di assumercela – ha aggiunto il direttore artistico del festival Alessandro Stellino -, l’Isre, con le sue tante iniziative e i festival cinematografici in particolare, è da sempre un ponte tra le culture.»
Antonio Caria