Elvira Serra, nuorese, è orgogliosa figura del giornalismo sardo a livello nazionale. Nota firma del “Corriere della Sera”, dedita a cronaca e costume, offre esaltanti ed uniche interviste di grandi famosi personaggi. Allo Spazio Ilisso (Via Angelo Brofferio, 23 – Nuoro), dopo i suggestivi e stimolanti incontri a Milano e Roma, ha proposto la presentazione del suo libro “L’Altra. Storia di un’amante” (Solferino, 2024) in un coinvolgente, piacevole e profondo dialogo con Giuseppe Deiana, giornalista de “L’Unione Sarda”.
La narrazione: Mr Darcy è l’amore atteso e incontrato, come il personaggio dei romanzi di Jane Austin appare eroe romantico e perfetto di cui innamorarsi… ma sposato con figli, mentre Lei è l’Altra ed amante con tutte le concrete limitazioni ai sogni e al vivere pienamente l’interezza del sentimento, in una miscellanea di vicende che alimentano l’arco di un anno.
Riflessioni, considerazioni, dolori, briciole di momenti felici condivisi e rubati, promesse disattese, imprevedibilità esistenziali. Ed ancora, presa di coscienza d’amante e maturità da donna femminista in movimento che analizza il ruolo “altra”, con stato di dignità e rispetto femminile. Una narrazione con la ragione, attraversando il sentire morale generale per riflettere sul facile giudicare e sentenziare sulle trasgressive relazioni clandestine.
Si considera il nuovo agire di convinzioni e valori, dove “l’innamoramento è visto come una liberazione nel senso di un’esplorazione di possibilità basate sull’impossibile”, secondo una citazione di Francesco Alberoni. Una sfida al perbenismo e all’ipocrisia; una rivelazione di fragilità sentimentali e di amore immenso, senza futuro, che travolge l’Altra per un uomo che non è libero ed incapace di operare una scelta scomoda sul fronte dello status familiare e sociale consolidato.
Un argomento arduo che Elvira Serra, autrice di svariate opere narrative, avanza con la giusta “leggerezza” e in modo oggettivo, conquistando simpatie per il tradizionale e poco considerato ruolo dell’Altra, da sempre demonizzato e come elemento incomodo di divisione della sacralità matrimoniale e di coppia.
In questo romanzo si riporta la parola “amante” alla giusta condizione emotiva sentimentale e valenza nel significato di “colei che ama”. Una battagliera difesa di “colei che ama” con determinazione e totalizzante pienezza. Mirabilmente scritto da una cronista sensibile ed attenta alla vita e al vivere; opera caratterizzata da autentica intensità, ironia e passione romantica.
Cristoforo Puddu