La magia della Basilica di Superga la avverti appena arrivi in cima e la vedi maestosa, circondata dal cielo. Non immaginavo neanche che il primo novembre 2023 avrei assistito ad una Santa Messa così emozionante. A dire il vero, non credevo che avrei presenziato ad una Messa. Ero lì per chiedere una grazia, pregare in solitudine, ricaricarmi, eliminare tutta la negatività assorbita e imposta al mio essere da persone poco propense alla condivisione, all’amore per il prossimo. Ma questa è un’altra storia…
Una suora laica presenta la Messa e ci invita ad una festa di condivisione. Don Paolo scende fra noi e con un sorriso ci benedice con l’aspersorio. Un canto si leva “Gloria in excelsis”, bambini e mamme accendono i lumini per i loro cari che non sono più fra noi fisicamente, ma regnano nel nostro cuore.
Prima lettura…
«Non devastate la terra, il mare, le piante», di San Giovanni Apostolo.
Ancora un canto soave Alleluia, Alleluia «Venite a me voi tutti siete stanchi e oppressi, vi darò ristoro. Beati gli operatori di pace!»
Frasi strappate alle emozioni!
«Oggi è la festa dei Santi» prosegue don Paolo
Ma chi sono i Santi?
I Santi sono tutti i Cristiani, in quanto formano un gregge a parte, separato dai Pagani.
Dobbiamo, come Cristiani, rispondere all’amore di Dio amando.
Un uomo qualunque che opera nel bene costringe a pensare…Ma che vita sto facendo?
Santi non santini!
Non sono le cose straordinarie che ti fanno Santo… Bisogna vivere le cose ordinarie come straordinarie.
L’ingrediente segreto per farlo? L’amore…
Le azioni quotidiane, se fatte con amore, diventano straordinarie… cucinare, accudire i figli, stirare, pulire, rigovernare la casa.
La nostra vita così diventa “Santa”. Il Vangelo di questa giornata recita… amando Dio e il prossimo, si diventa “Santi”.
L’amore di Dio e per Dio rende tutti Santi. Preghiamo perché l’amore possa essere contagioso. Padre nostro e poi L’agnello di Dio, un canto delicato che accarezza i presenti. L’amore che per incanto vola in alto, si sprigiona da ogni banco, è tangibile. In tanti prendono la comunione, anche chi è celiaco può farlo, a nessuno è privata l’emozione di rivivere nell’ostia “Il corpo di Dio”.
Poi un pensiero ai defunti che verranno commemorati il giorno seguente.
«La morte ti chiude gli occhi per ridarti una nuova vita». Un canto scritto e musicato dal gruppo del coro. E poi l’ostia… Don Paolo sorride mentre la dispensa. «Scambiatevi un segno di pace», i miei occhi si allagano non vedo quel gesto da tempi infiniti, colpevole il Covid e la pandemia.
«Non è mai troppo tardi per imparare ad amare», ricorda a tutti Don Paolo, nulla ci può impedire d’amare, qualunque cosa accada. Una Basilica con tanta gente, tanti cuori che battono all’unisono… I “consigli” finali di Don Paolo «affidiamoci a Maria con Salve o Regina», la gioia del Signore Risorto sia la vostra forza. Anche le campane (che all’istante cominciano a suonare, annunciano il giorno di festa).
La Messa è finita ma la magia continua a regnare, e far battere il cuore, ad unire le persone in una preghiera per i loro cari. Parole ricche d’amore affidate ad una teca in una Cappella che… accoglie le storie, storie di gente comune, che compie azioni ordinarie ma che, attraverso l’amore di Dio e per Dio, le rende straordinarie.
Lasci Superga, senza più quel carico di negatività, ritrovi la pace, senti di nuovo la serenità. Giorni nuovi, giorni difficili, giorni più facili, giorni pesanti, giorni, giorni, giorni di vita ordinaria, che tra le tue mani ed il tuo cuore può diventare straordinaria.
Una buona notizia!
Il mondo può cambiare.
Lo dichiara il Sermig, Servizio Missionario Giovani che nasce a Torino nel 1964 da un sogno di Ernesto Olivero e sua moglie Maria Cerrato, condiviso da un gruppo di amici per sconfiggere la fame nel mondo. Il loro sogno diventa “contagioso” e negli anni raccoglie numeri sorprendenti, tra questi eccone alcuni:
130.000 persone senza una casa
“30 milioni di pasti”
565mila visite mediche specialistiche a chi non ha accesso alle cure
30 milioni di ore donate da volontari che si pagano le spese e sostengono i loro servizi
10 milioni di atti di generosità
9.500 studenti formati.
Il mondo si può cambiare e il progetto di Ernesto e Maria ne è la prova vivente.
Grazie per le emozioni che mi avete fatto vivere, grazie per avermi arricchito il cuore.
Nadia Pische