Settecento ragazzi ripercorrono i passi e la storia dell’antica civiltà nuragica in una mattinata interamente dedicata alla valorizzazione del patrimonio nuragico in chiave di sviluppo sostenibile e al percorso per il riconoscimento del suo valore presso l’Unesco.
“Da dove partiamo e dove vogliamo arrivare”, le domande a cui l’Associazione “La Sardegna verso l’Unesco” ha trovato risposta questa mattina nell’Aula Magna del Polo scolastico “Monte Attu” a Tortolì, alla presenza di circa 700 studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e dei dirigenti scolastici Franco Murgia e Basilio Drago.
“Un’occasione per avvicinare i giovani alla storia della Sardegna e a nuovi modelli di sviluppo anche e soprattutto perché – ha spiegato il presidente Pierpaolo Vargiu –, la nostra antica civiltà oltre che sotto il profilo culturale e identitario, può contribuire a un nuovo modello di sviluppo compatibile e sostenibile della nostra Sardegna.”
“È a partire da questo presupposto – ha aggiunto Pierpaolo Vargiu –, che abbiamo cercato di capire insieme come i temi legati alla nostra identità più antica possano diventare un volano di sviluppo economico in grado di fornire opportunità in tutti i settori produttivi ai giovani sardi.”
Il passato e il futuro, quindi, rappresentati e analizzati in due distinti appuntamenti mattutini guidati dal giornalista dell’Unione Sarda, Roberto Secci. È stato grazie anche al contributo degli archeologi Nicola Dessì e Franco Campus che i ragazzi hanno avuto la possibilità di scoprire più da vicino lo straordinario ruolo identitario legato all’antica civiltà nuragica, che può diventare la chiave di lettura universale dell’immagine della Sardegna.
L’appuntamento, promosso con la collaborazione della Fondazione di Sardegna e dell’Ufficio scolastico regionale, è parte del più vasto progetto che vede l’Associazione impegnata con le scuole sarde.