“Nell’anno in cui celebriamo l’anniversario della nascita di Grazia Deledda, simbolo di rinascita culturale e sociale, assistiamo all’impoverimento della nostra città con la consumazione di uno scippo istituzionale, la gestione di due importanti enti culturali viene portata a Cagliari, dove d’ora in poi verrà deciso il loro futuro.”
Non usa giri di parole il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, sul via libera all’emendamento alla Legge 284 che, spiega il primo cittadino, “dalla data di approvazione del provvedimento sancisce lo scioglimento del consorzio per la pubblica lettura “Sebastiano Satta”, di quello per la Promozione degli Studi Universitari e fa decadere gli attuali commissari entro i quindici giorni successivi.”
“Due realtà pensate e nate a Nuoro, su cui tanto la città ha investito per la loro crescita, fino a farle diventare un punto di riferimento per l’intero territorio e un esempio a livello regionale e nazionale.
Con un tempismo eccezionale, la Regione ha deciso da sola, in barba ai principi di equiordinazione, lealtà e autonomia sanciti dalla Costituzione – aggiunge Andrea Soddu -. L’emendamento vergognoso approvato in Consiglio regionale è la dimostrazione che esiste un disegno politico ben preciso e trasversale per cercare di bloccare l’azione della maggioranza che amministra Nuoro.”
Ad essere interessate dal commissariamento sono l’Università, l’Isre, la biblioteca e l’area industriale di Prato Sardo. “Perché non accade altrettanto a Cagliari, Sassari, Olbia, Oristano, Alghero? Perché solo a Nuoro? – chiede Andrea Soddu -. È ormai evidente a tutti che è in atto un vero e proprio boicottaggio, in totale spregio del volere dei cittadini, che un anno fa ci hanno confermato la fiducia per amministrare la città e portare avanti il nostro programma. Ci impediscono di farlo privandoci degli strumenti necessari. Non staremo a guardare, siamo pronti a intraprendere azioni legali contro la Regione, ogni atto amministrativo verrà impugnato nelle sedi opportune.”
Antonio Caria