È stata presentata a Palazzo Sciuti, a Sassari, la seconda edizione del Festival letterario Ethno’s che quest’anno abbraccia tre settimane di incontri letterari, serate a tema, mostre, reading, musiche d’autore e numerosissimi micro-eventi dedicati in particolar modo ai più piccoli e alla terza età.
Un evento che si svilupperà dal 21 ottobre sino al 6 novembre figlio di una neonata filosofia post pandemica, che lo scorso anno ha segnato la ripartenza da un piccolo ma virtuosissimo comune dell’Anglona, Martis e che si apre alla letteratura, alle case editrici storiche e neonate, alle nuove forme d’arte di cui la Sardegna è terra prolifica.
L’anteprima di questo appuntamento è stata organizzata in collaborazione con il Festival “Florinas in giallo”. Saranno quattro le tematiche che faranno da filo filo conduttore del festival: le donne e la loro forza motrice, la sostenibilità ambientale e il rispetto dei nostri luoghi, la “Rete” con alcuni festival europei per rendere viva la connessione tra popoli e in ultimo, non certo per importanza, la Fiaba, dedicata principalmente ai più piccoli, la culla della nostra infanzia che diventa portatrice di storie, leggende e antiche tradizioni. Si tratta di un contenitore vastissimo che da un lato intende dare valore alla cultura identitaria dei nostri piccoli comuni e dall’altra riunire tutti gli appassionati delle arti in un unico intrigante appuntamento.
«Questa edizione del festival – ha detto Tiziano Lasia – non è soltanto un evento culturale: oltre ai nomi importanti della letteratura e dello spettacolo, abbiamo voluto rilanciare l’idea che i piccoli comuni sono per eccellenza i luoghi di storia e cultura dimenticati: dai luoghi nascono storie, dalle tradizioni leggende, e su questo filone, dobbiamo veicolare la nostra storia e farla conoscere anche a chi della Sardegna vuole scoprire qualcosa di più, al di la del mare. Riscopriamo Martis, nel cuore dell’Anglona, e lo facciamo anche grazie agli appuntamenti che sono inseriti nel vasto programma di Ethnos.»
Tra gli ospiti Giobbe Covatta e la scrittrice Cristina Caboni.
Un evento che si svilupperà dal 21 ottobre sino al 6 novembre figlio di una neonata filosofia post pandemica, che lo scorso anno ha segnato la ripartenza da un piccolo ma virtuosissimo comune dell’Anglona, Martis e che si apre alla letteratura, alle case editrici storiche e neonate, alle nuove forme d’arte di cui la Sardegna è terra prolifica.
L’anteprima di questo appuntamento è stata organizzata in collaborazione con il Festival “Florinas in giallo”. Saranno quattro le tematiche che faranno da filo filo conduttore del festival: le donne e la loro forza motrice, la sostenibilità ambientale e il rispetto dei nostri luoghi, la “Rete” con alcuni festival europei per rendere viva la connessione tra popoli e in ultimo, non certo per importanza, la Fiaba, dedicata principalmente ai più piccoli, la culla della nostra infanzia che diventa portatrice di storie, leggende e antiche tradizioni. Si tratta di un contenitore vastissimo che da un lato intende dare valore alla cultura identitaria dei nostri piccoli comuni e dall’altra riunire tutti gli appassionati delle arti in un unico intrigante appuntamento.
«Questa edizione del festival – ha detto Tiziano Lasia – non è soltanto un evento culturale: oltre ai nomi importanti della letteratura e dello spettacolo, abbiamo voluto rilanciare l’idea che i piccoli comuni sono per eccellenza i luoghi di storia e cultura dimenticati: dai luoghi nascono storie, dalle tradizioni leggende, e su questo filone, dobbiamo veicolare la nostra storia e farla conoscere anche a chi della Sardegna vuole scoprire qualcosa di più, al di la del mare. Riscopriamo Martis, nel cuore dell’Anglona, e lo facciamo anche grazie agli appuntamenti che sono inseriti nel vasto programma di Ethnos.»
Tra gli ospiti Giobbe Covatta e la scrittrice Cristina Caboni.
Antonio Caria