“L’Archeologia nel genoma: il passato dentro di noi”: si intitola così la conferenza che Paolo Francalacci, professore ordinario di genetica all’Università di Cagliari (Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente) terrà mercoledì mattina (21 febbraio) nell’aula magna del liceo classico “Siotto Pintor”. Impegnato da tempo in ricerche di biologia evoluzionistica, Francalacci tratterà delle analisi sul DNA umano (sia nucleare che mitocondriale che del cromosoma Y) per ricostruire la storia del popolamento della Sardegna.
L’incontro, con inizio alle 11,30, è il primo di una serie di cinque conferenze dedicate agli studenti del liceo classico in viale Trento per iniziativa del GAK – Gruppo Archeologico Karalitano, in preparazione di un importante appuntamento in programma il prossimo ottobre: le Giornate Nazionali di Archeologia Ritrovata. Istituita nel 2004, la manifestazione, più volte premiata con Medaglia del Presidente della Repubblica, si svolge contemporaneamente in tutte le sedi dei Gruppi Archeologici d’Italia (GAI), l’associazione di promozione sociale per la valorizzazione e la tutela dei beni culturali. Finalità delle Giornate Nazionali di Archeologia Ritrovata è di avvicinare i cittadini alla conoscenza del territorio e dare risalto ai cosiddetti “beni minori”, siti poco conosciuti che rischiano di essere dimenticati e cancellati dalla memoria storica.