Si è conclusa la campagna scavi 2021 condotta dall’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna nell’area nuragica di Tanca Manna a Nuoro.
L’attività ha consentito di portare alla luce nuove scoperte che permettono di ricostruire con sempre maggiore accuratezza le caratteristiche dell’insediamento, tra cui un frammento di pintadera che, spiegano gli esperti, coincide perfettamente con un altro scoperto negli anni Sessanta dall’archeologo Ercole Contu, durante la prima campagna di scavi effettuata nell’area.
Le ricerche hanno inoltre permesso di trovare altri resti di capanne attorno al nuraghe, portando a dieci il numero totale fino a oggi dissotterrato.
«L’area di Tanca Manna – ha dichiarato il sindaco Andrea Soddu – rappresenta un fiore all’occhiello della nostra città, sia dal punto di vista archeologico, che da quello culturale e ricreativo. Grazie al suo recupero e valorizzazione scopriamo sempre nuove cose sulla vita e le abitudini dei nostri antichi antenati e, allo stesso tempo, riqualifichiamo il quartiere dotandolo di un parco vivibile per piccoli e adulti.»
«Abbiamo già rinnovato la convenzione con l’Università di Bologna per la prossima campagna di scavi – ha aggiunto l’assessora dell’Ambiente, Valeria Romagna -. Insieme agli archeologi Demis Murgia e Rossana Conti, l’Ateneo sta facendo un ottimo lavoro e proseguire in continuità è fondamentale per valorizzare il parco e mettere a disposizione dei cittadini e dei turisti un angolo in cui trascorrere dei momenti all’insegna della storia e della cultura.»
L’attività ha consentito di portare alla luce nuove scoperte che permettono di ricostruire con sempre maggiore accuratezza le caratteristiche dell’insediamento, tra cui un frammento di pintadera che, spiegano gli esperti, coincide perfettamente con un altro scoperto negli anni Sessanta dall’archeologo Ercole Contu, durante la prima campagna di scavi effettuata nell’area.
Le ricerche hanno inoltre permesso di trovare altri resti di capanne attorno al nuraghe, portando a dieci il numero totale fino a oggi dissotterrato.
«L’area di Tanca Manna – ha dichiarato il sindaco Andrea Soddu – rappresenta un fiore all’occhiello della nostra città, sia dal punto di vista archeologico, che da quello culturale e ricreativo. Grazie al suo recupero e valorizzazione scopriamo sempre nuove cose sulla vita e le abitudini dei nostri antichi antenati e, allo stesso tempo, riqualifichiamo il quartiere dotandolo di un parco vivibile per piccoli e adulti.»
«Abbiamo già rinnovato la convenzione con l’Università di Bologna per la prossima campagna di scavi – ha aggiunto l’assessora dell’Ambiente, Valeria Romagna -. Insieme agli archeologi Demis Murgia e Rossana Conti, l’Ateneo sta facendo un ottimo lavoro e proseguire in continuità è fondamentale per valorizzare il parco e mettere a disposizione dei cittadini e dei turisti un angolo in cui trascorrere dei momenti all’insegna della storia e della cultura.»
Antonio Caria