È una dichiarazione d’amore per la musica sacra e per i temi che l’hanno ispirata, Pasca Manna, la nuova canzone di Manuela Mameli, in uscita in occasione del rito pasquale. La canterà oggi sabato 7 aprile nella sede Caritas di Tortolì. Un momento speciale dedicato alla resurrezione, un regalo per le persone che si ritrovano comunque un passo indietro.
Una canzone che è una sorta di diario intimo, tutto da sfogliare, riscoprendo le sfumature del sentimento e di un’inestinguibile vocazione della cantante di Triei, per l’amore e la rinascita. Ideale inno per il momento pasquale, una celebrazione di parole e musica, un mosaico di sentimenti dove sempre Manuela Mameli, riesce a ricamare un doppio omaggio: alla sua terra, a cui dedica gran parte del suo repertorio e alla spiritualità che segna sempre il suo percorso melodico.
Pasca Manna è il canto dedicato a tutte le persone che soffrono, Manuela Mameli la intona dalla sede della Caritas di Tortolì; la sua personale caratura artistica, ne fa un perfetto manifesto per un atto d’amore contenuto nel brano che ha composto sulle liriche scritte per lei da Antonio Pani.
La canzone nasce dalla sinergia tra Manuela Mameli e Antonio Pani, una collaborazione particolarmente cercata dalla cantante di Triei, che ha proprio deciso di avventurarsi nelle parole del poeta campidanese a cui è legata da una profonda stima.
«Di solito è il Natale che ispira le canzoni più famose – dice Manuela – eppure il tema della resurrezione è probabilmente più forte e potente. E’ la rinascita a nuova vita che mi auguro attraversi l’esistenza dei popoli straziati dalle guerre e dalla crisi mondiale che stiamo vivendo. Io sogno sempre che la musica rassereni le nostre vite personali. Pasca Manna è una composizione che vorrebbe aiutare ad avvicinarsi al coraggio di rialzarsi, uno degli orizzonti che in questi tempi difficili rischiano di essere perduti.»
C’è una vena di spiritualità, un’attrazione e un’attenzione per la dimensione sacra nell’espressione artistica che da sempre percorre il repertorio della cantante che in questo brano prende corpo e scena anche in momenti dedicati a vere e proprie “sacre rappresentazioni” in un itinerario di musica e fede che si rinnova in questa occasione.
«Come tutti gli amanti della musica sarda, anche io ho una grande stima di Antonio Pani – conclude Manuela Mameli – che in questo brano è autore della bellissima poesia che ho messo in musica. La nostra collaborazione è nata nel 2017, ed è immutata la mia ammirazione per la sua inesauribile vena di cantadore campidanese, per il suo talento nell’arte di improvvisazione poetica di cui lui è uno degli ultimi e più acclamati custodi nel cagliaritano.»
Con quel senso materno a cui ci ha abituati e con la complicità del suo timbro vocale Manuela Mameli, dopo le due Lauree con Lode in Canto Jazz al Conservatorio di Cagliari e al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, seguendo un suo personale percorso di approfondimento sull’incontro tra il Jazz e la Musica Sarda, continua a inanellare successi, su tutti i digital store con i suoi singoli pubblicati per la Wow Records e come ospite a Copenaghen presso l’Istituto Italiano di Cultura. Con grinta presenta le sue rielaborazioni di grandi evergreen del folklore isolano, insieme anche alle sue composizioni originali. A Ottobre 2022 è protagonista di un Tour tra Europa ed Asia in cui porta nei teatri le sonorità dei suoi progetti al crocevia tra Jazz e Sardegna. Oggi si prepara alla pubblicazione di due lavori discografici col suo quartetto jazz e col Coro “Santa Lucia” di Triei di cui è direttrice dal 2012. Il suo percorso l’ha vista nascere come interprete e autrice, oggi nella veste di compositrice.
Con il testo di Antonio Pani, in questi giorni in sala di registrazione per Pasca Manna, si uniscono a Manuela Mameli (arrangiamento, armonica cromatica) i bambini del laboratorio di canto moderno, il basso di Matteo Marongiu, il violino di Andrea Dall’Olio e il piano di Mauro Mulas.
Foto di Manuela Mameli allegata by Massimiliano Maddanu.