Tutti a lezione di storia, a lezione per capire come sono andate le cose in quel lontano 28 aprile del 1794 a Cagliari. Sono state le tante domande degli studenti di Torpè, in buona parte di quelli più piccoli della scuola primaria, ad arricchire e rendere vincente una mattinata passata a parlare di storia della Sardegna nell’aula consiliare del Comune baroniese. A fare gli onori di casa, qualche giorno fa in preparazione della ricorrenza di oggi di Sa die de sa Sardigna, il sindaco Martino Sanna che ha accolto i bambini e i ragazzi e li ha guidati pian piano alla scoperta della storia rivoluzionaria della nostra Isola. Un viaggio in lingua sarda, ricco di straordinarie curiosità presentate a un pubblico attento e curioso di dare un senso a questo 28 aprile. Educatori d’eccezione in questa esplorazione didattica sono stati gli insegnanti ed esperti di storia della Sardegna, Isabella Tore e Omar Onnis. Due studiosi dalla grande qualità comunicativa, capaci di trasmettere le giuste emozioni e di tenere un’attenzione altissima nei partecipanti. Ha contribuito, inoltre, alla buona riuscita delle attività la collaborazione con l’Unione dei Comuni del Montalbo e con il Centro di educazione ambientale (Ceas) di Torpè.
«È stata un’esperienza indimenticabile, dove attenzione e silenzio sono state le parole d’ordine del nostro appuntamento didattico. Un appuntamento fuori dagli schemi che ha avuto il risultato di alimentare la curiosità dei nostri giovani concittadini e che siamo certi riproporremo il prossimo anno e magari anche in occasioni diverse dalla ricorrenza di sa Die de sa Sardigna – ha detto il sindaco di Torpè, Martino Sanna -. La nostra lezione in limba ha avuto il doppio obiettivo di tenere viva la memoria su un momento cruciale della nostra lotta di emancipazione e autodeterminazione e poi quello di poterlo fare nella nostra madrelingua, nella lingua del nostro popolo.»