L’Isre celebra “Sa Die de Sa Sardigna”. Auditorium G. Lilliu di Nuoro, 28 aprile 2025, dalle ore 10.30. L’Isre sottolinea l’importanza simbolica della Giornata de “Sa die de sa Sardigna” con l’attribuzione di quattro importanti riconoscimenti ad altrettante figure di riferimento delle tradizioni popolari sarde.
La giornata che l’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna ha programmato in occasione della Festa regionale di “Sa die de sa Sardigna” si svolgerà la mattina del 28 aprile p.v., dalle 10.30 alle 14.00, presso l’Auditorium “Giovanni Lilliu”, in via Mereu a Nuoro, nel plesso del Museo del Costume.
L’Istituto Superiore Regionale Etnografico intende sottolineare l’importanza simbolica della Giornata de “Sa die de sa Sardigna” con l’attribuzione di quattro importanti riconoscimenti ad altrettante figure di riferimento delle tradizioni popolari sarde.
Il primo di questi riconoscimenti verrà consegnato all’insegnante e saggista Dolores Turchi di Oliena, per l’importante contributo di condivisione della sua passione per le tradizioni popolari sarde, per le sue numerose opere in merito, e per la divulgazione della cultura popolare sarda. La seconda e terza onorificenza verrà consegnata agli artisti Anna Maria e Giovanni Puggioni, conosciuti come il Duo Puggioni, per la diffusione, attraverso la musica e il canto, di temi di attualità, problemi contingenti e attimi di vita in Sardegna. Il quarto riconoscimento andrà a Maria Teresa Pirrigheddu, per la conservazione della tradizione attraverso i cantigos, diffusi anche oltre Tirreno.
Il presidente dell’Isre Stefano Lavra – In Sardegna le relazioni sociali sono rimaste saldamente rinchiuse nell’ambito della prossimità per moltissimo tempo, spesso legate all’appartenenza del contesto dei propri paesi. Con l’affermarsi della consapevolezza basata su elementi forti e indissolubili legati al popolo e alla cultura in tutto il territorio Sardo, è sorta l’esigenza di creare un legame di comunanza tra tutte le comunità, giacché negli “stati arcaici e tradizionali” ci si sentiva appartenenti alla comunità paesana o a quella parentale. Con i moti rivoluzionari sardi del XVIII secolo e la reazione alla repressione Sabauda, è il desiderio di libertà, spinto dall’idea d’identità nazionale che si fa largo in modo sempre più forte tra la gente di Sardegna. Questa giornata vuole essere una festa di popolo che pone al centro la ricchezza del patrimonio culturale sardo ma anche la storia delle persone che tanto hanno contribuito, amato e continuano ad amare sempre la Sardegna con grande senso di abnegazione.
I premi consistono in quattro opere forgiate dalla maestria artigianale di Roberto Ziranu create appositamente per l’occasione; nella stessa giornata verrà aperta al pubblico l’esposizione di alcune opere dell’artista di Orani, “I 12 GRAFFI”, allestita presso una delle Sale espositive del Museo del Costume.
Durante la giornata, si potrà condividere un momento conviviale offerto dalle Cantine Sedilesu di Mamoiada e dal Panificio Secchi di Nuoro.
La partecipazione è aperta a tutti.
Cristoforo Puddu