Sabato 30 novembre è stata inaugurata ufficialmente a Palazzo Depperu di Luras, la mostra fotografico-documentale Donne di Sardegna, un’iniziativa mirata a celebrare e valorizzare il ruolo delle donne sarde che, dall’antichità fino ai giorni nostri, hanno contribuito in maniera determinante alla crescita delle arti, della scienza, della letteratura, della politica e degli usi e costumi.
Organizzata dall’Associazione culturale Il Leone e le Cornucopie in collaborazione con la Pro Loco di Luras, con il contributo dell’assessorato alla Cultura della Regione Sardegna e il patrocinio del comune di Luras, l’esposizione propone un percorso ricco e suggestivo che permette di riscoprire conquiste e successi ottenuti da figure femminili che hanno segnato la storia dell’isola.
Nell’ambito dell’iniziativa si è svolta la prima edizione del Premio Donne di Sardegna. un omaggio a undici donne della società contemporanea che si sono distinte per la propria opera e professionalità.
L’evento ha visto la partecipazione speciale del noto attore Sebastiano Somma, che ha letto alcuni brani dedicati alle donne tratti dalle opere di Grazia Deledda e Michela Murgia, due figure iconiche della cultura sarda e protagoniste della retrospettiva.
Le premiate, che rappresentano diversi ambiti della società, sono state selezionate per il loro impegno, il talento e il coraggio, qualità che le hanno rese ambasciatrici dell’eccellenza sarda in Italia e nel mondo.
I riconoscimenti sono andati a:
Lucia Careddu, nata a Luras. È una mamma, nonna e bisnonna che rappresenta le nostre donne sarde di un tempo, capace con il suo prezioso apporto di dedicarsi con amore alla cura della famiglia e di superare con grande forza d’animo le prove più difficili che la vita le ha presentato.
Valentina Caruso, nata a Cagliari. Archeologa e giornalista Rai e Sky, attualmente conduttrice della trasmissione di successo “Origini”. Dopo aver iniziato a lavorare per alcune emittenti locali, è entrata a far parte della redazione di Sky Sport 24 come inviata delle partite del Cagliari calcio per poi riprendere, dal 2024, a lavorare per la Rai.
Anna Gardu, nata a Oliena. Pasticcera da 4 generazioni e decoratrice di dolci artistici, pluripremiata, trasforma con il suo estro gli umili ingredienti della pasticceria tradizionale olianese e sarda in vere e proprie opere d’arte.
Adelaide Ladu,nata ad Oliena. Ingegnera elettronica, come responsabile dei ricevitori installati sul Sardinia Radio Telescope, è impiegata all’interno di un progetto europeo. Collabora attualmente con l’Osservatorio di Cagliari.
Arianna Leoni, nata a Luras. Artista, ceramista e decoratrice di oggetti d’arredo che traggono ispirazione dal mare e dal paesaggio della Sardegna che sono riferimento di tutta la sua produzione artistica.
Maria Grazia Pinna, nata a Carloforte. Prima donna arbitro di calcio d’Italia, attualmente impegnata nel volontariato in sostegno delle popolazioni più deboli e bisognose di supporto.
Maria Angela Pira, nata a Dorgali. Giornalista professionista, conduce la rubrica quotidiana Business su SkyTg24 ed è autrice del podcast di successo 3Fattori. Ha lavorato a Class Cnbc nel ruolo di responsabile del China Desk, e di curatrice delle finestre su Borsa e mercati per il Tg5 e per il tg di La7.
Diana Puddu, nata a Quartu Sant’Elena. Casalinga e cantante autodidatta, dotata di un talento naturale che l’hanno condotta alla vittoria dell’ edizione 2023 della nota trasmissione Rai “The Voice Senior”.
Maria Giuseppina Tamponi, nata a Sassari. Assessore del Turismo del comune di Luras, all’interno del quale si occupa con passione della valorizzazione delle tradizioni locali e galluresi.
Alessandra Todde, nata a Nuoro. Ingegnere, prima Presidente donna della Regione Sardegna. Manager di multinazionali specializzate nella tecnologia, energia e finanza, è stata vice ministra dello sviluppo economico e deputata del Parlamento italiano.
Stefania Unida, nata a Cagliari. Geo-scienziata e docente in Inghilterra dove ha vissuto per 12 anni. Vive ora a Cagliari dove insegna Scienze e Matematica in lingua inglese, ma la sua missione più importante rimane quella della divulgazione della patologia che “è diventata parte di lei”.
I premi, simbolo di questa celebrazione, sono stati realizzati in esclusiva dalla ceramista e decoratrice Arianna Leoni, originaria di Luras, le cui opere riflettono la bellezza del paesaggio e della tradizione isolana.
Intervistata nell’ambito della premiazione, Maria Giuseppina Tamponi, assessore al turismo e alla cultura del Comune di Luras, ha dichiarato: “è stato davvero emozionante aver udito la storia delle protagoniste premiate dalle loro voci. Voci che hanno saputo trasmettere orgoglio, coraggio, forza e un forte desiderio di riscatto. La mostra stessa, infatti, rappresenta il riscatto di tante donne del passato che hanno contribuito a far crescere la nostra isola oltre i confini regionali e, talvolta, nazionali, ma non hanno trovato e non trovano tutt’ora il giusto spazio nei libri di storia. Un grazie particolare a tutte le donne premiate che hanno popolato quest’ultimo sabato di novembre nel nostro paese, che, tra storie di amore familiare e resistenza sociale possono essere considerate a tutti gli effetti i pilastri cui la nostra società di aggrappa per crescere e maturare.”
La mostra Donne di Sardegna, sarà aperta al pubblico ad ingresso libero fino al 31 dicembre, è allestita nelle magnifiche stanze in stile liberty del Palazzo, edificio storico dei primi del ‘900 situato nel cuore del Paese, e propone un allestimento con pannelli espositivi e immagini frutto di approfondite ricerche, offrendo al visitatore un viaggio attraverso il tempo e il valore delle donne che hanno dato lustro alla Sardegna.
Tra le protagoniste ritratte spiccano Eleonora d’Arborea, straordinaria Giudicessa vissuta tra il 1347 e il 1403; Grazia Deledda, unica italiana a ricevere il Premio Nobel per la Letteratura; Adelasia Cocco, pioniera come prima donna medico in Italia; Maria Lai, artista celebre per le sue opere tessili; la soprano Maria Carta, simbolo della tradizione musicale sarda; Emanuela Loi, poliziotta della scorta di Paolo Borsellino, eroina del dovere; e Michela Murgia, scrittrice e voce coraggiosa recentemente scomparsa.
Un’area multimediale consente inoltre di immergersi nei ricordi dell’isola attraverso filmati d’epoca tratti dagli archivi dell’Istituto Luce, che mostrano una Sardegna autentica e ancora poco conosciuta agli inizi del secolo scorso.
Una sezione speciale della mostra è dedicata all’enigmatica figura dell’Accabadora, resa celebre dall’omonimo romanzo di Michela Murgia. Una rappresentazione a grandezza naturale, con abiti tradizionali e accessori autentici, è stata gentilmente concessa dal Museo Etnografico Galluras, offrendo uno spaccato affascinante della civiltà agro-pastorale della Gallura.
La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 15.00 alle ore 18.00.