Sassari è pronta per ospitare l’edizione 2024 di Monumenti aperti, dal titolo “‘Spazi per i sogni’, in programma sabato 4 e domenica 5 maggio.
Tra le novità di quest’anno, l’inserimento di alcuni monumenti come il palazzo Segni, il palazzo di Porta Nuova e la chiesa di San Gavino Martire in Bancali, recentemente ristrutturata e fortemente voluta da padre Manzella negli anni Trenta Novità del 2024 è l’itinerario delle ville Liberty nel quartiere Cappuccini.
Dopo l’assenza degli scorsi anni, riapre l’archivio storico diocesano di piazza Duomo. Inoltre, a seguito delle numerose richieste il CAI Sezione di Sassari, rispetto agli scorsi anni, ha previsto un’escursione aggiuntiva nei sentieri rurali di Logulentu il sabato pomeriggio alle 15.00.
All’interno del percorso “Nel cuore del centro storico” sono inseriti alcuni dei monumenti cittadini più significativi: Palazzo Ducale con le Stanze e le Cantine del Duca, la cattedrale di San Nicola, il Museo Diocesano, l’Archivio storico diocesano, le chiese di San Michele e San Giacomo, il palazzo dell’Insinuazione – sede dell’archivio storico comunale “Enrico Costa”, il Palazzo di Città e la scuola primaria “San Donato”, l’istituto scolastico più antico della città.
La scoperta del centro storico prosegue con il percorso “Dentro le mura”: i ciceroni illustreranno la storia del palazzo Infermeria San Pietro, della chiesa di Sant’Andrea, della Fontana di Rosello, del palazzo Quesada di San Sebastiano – sede del Circolo Sassarese, del palazzo d’Usini – sede della biblioteca comunale, della Casa Tomè – che attualmente ospita la scuola civica di musica, del palazzo dell’Università, del palazzo di Porta Nuova e del Seminario Arcivescovile con la Biblioteca Diocesana.
Si prosegue “Oltre le mura” con la città ottocentesca e i quartieri adiacenti al centro storico. Anche in questo percorso troviamo palazzi e monumenti di grande pregio come il palazzo del Banco di Sardegna, il palazzo Segni, il Museo storico della Brigata Sassari, il palazzo della Provincia, il palazzo Giordano Apostoli, il palazzo Fondazione di Sardegna, la Biblioteca Universitaria di Sassari, la Casa Santi Angeli, la Casa Cugurra, la scuola elementare di San Giuseppe, Villa Sant’Elia, il Padiglione “Eugenio Tavolara”, il Polo museale Santa Maria di Betlem, e la cripta della Chiesa di Sant’Agostino.
Il percorso “Città e territorio, tra storia e natura” riunisce i luoghi della cultura e i monumenti situati nei quartieri periferici e nell’agro: saranno aperti al pubblico il MUNISS – Museo di Ateneo, dell’Università degli Studi di Sassari, la chiesa della Madonna di Montserrat, il museo MAS.EDU, il Santuario di Nostra Signora del Latte Dolce, le chiese campestri di Sant’Orsola, di San Gavino Martire in Bancali e di San Francesco, per finire con il monumento che rappresenta il valore del patrimonio culturale del nostro territorio, il Santuario prenuragico di Monte d’Accoddi.
Antonio Caria