Dal documentario che racconta alla figlia la scelta dei genitori di restare in una Siria martoriata dalla guerra al film che ripercorre la vicenda di Giuseppe Pinelli, accusato di essere coinvolto nella strage di piazza Fontana. Dall’omaggio a Grazia Deledda, nel 150esimo anniversario della nascita, a quello a Tina Modotti, pioniera della fotografia intesa come strumento di indagine e denuncia sociale.
Dall’8 al 18 luglio ritorna il Cagliari film festival, settima edizione della rassegna cinematografica di impegno civile organizzata dall’associazione Tina Modotti, dietro la direzione artistica di Alessandra Piras. Dopo lo stop dello scorso anno, imposto dalla pandemia, si recupera il programma preparato per il 2020 ma con alcune rimodulazioni.
Sguardi e storie di donne è il titolo di quest’edizione che propone due lunghi fine settimana in cui il focus è il punto di vista femminile nel cinema.
Il nutrito cartellone si snoda tra film, documentari, incontri con i protagonisti e le protagoniste e una deliziosa chiusura per le strade di Cagliari, in compagnia delle lettere scritte da Grazia Deledda durante il suo primo soggiorno nel capoluogo sardo. Tutte le proiezioni e gli incontri avverranno nel cortile all’aperto di Palazzo Siotto (in via Dei Genovesi 114), tranne quella del 17 luglio che sarà ospitata a Quartu Sant’Elena, nel parco dell’azienda agricola In our Garden.