In appena 27 giorni la campagna #BittiRiparte, con gli accessi gratuiti ai Luoghi della cultura del paese barbaricino per il mese di giugno, ha registrato oltre 3.500 ingressi. Un risultato straordinario, concentrato soprattutto nei festivi, con un via vai costante di turisti, in buona parte famiglie, che hanno animato il sito archeologico di Romanzesu, il museo della Civiltà pastorale e contadina, quello Multimediale del canto a tenore e il parco all’aperto dei dinosauri BittiRex. Alla luce del risultato raggiunto, ben oltre le prime aspettative, con i dati delle visite e con i numeri registrati anche nei punti ristoro e negli agriturismi, l’amministrazione comunale di Bitti ha prolungato l’offerta, con #BittiRiparteBis, dove gli accessi gratuiti per tutti i fine settimana di luglio saranno dedicati ai bambini fino ai 10 anni.
#BittiRiparte. L’iniziativa, lanciata dal Comune e condivisa dai cittadini, è stata pensata come segno di riconoscenza per i tanti aiuti ricevuti a seguito dell’alluvione del 28 novembre scorso. Una vicinanza che i bittesi non hanno mai dimenticato e che oggi vogliono provare a ricambiare continuando ad aprire gratuitamente le porte di casa, di quei luoghi a cui sono più legati e che meglio li rappresentano.
«Migliaia di persone, e fra loro tantissimi bambini, hanno visitato Bitti nelle scorse settimane con una riscoperta, nel pieno rispetto delle normative sanitarie sul Covid, di momenti di socialità che purtroppo la lunga pandemia ci aveva quasi fatto dimenticare. Tante persone giunte dai quattro angoli della Sardegna sono volute tornare nel nostro paese, a mesi di distanza dall’alluvione, per vedere come andavano le cose, per mostrare ai propri figli che una comunità intera non si era scordata dello straordinario aiuto ricevuto.»
Lo ha detto il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, che ha aggiunto: «#BittiRiparte è stato un successo incredibile ed è per questo che intendiamo prolungare l’iniziativa, se pur parzialmente, ancora per tutto luglio. Questo momento ‘de sa torratura’, ci hanno raccontato diversi visitatori, è stato visto come uno strumento per costruire legami e rapporti fra le persone e fra le comunità e le istituzioni: un momento di ricordo da cui partire per rendere la nostra società sempre più ricca di buone pratiche da condividere quotidianamente».