Sono 7 i film che si giocheranno la vittoria al Fiorenzo Serra Film Festival 2022. La fase finale del concorso internazionale di cinema etnografico, giunto alla sesta edizione, è in programma a Sassari tra giovedì e sabato, quando saranno proclamati i vincitori. Il tema scelto per quest’anno, “Terra: l’essere umano e il territorio”, ha raccolto oltre trecento film da Africa, Sud America, Asia ed Europa in poco più di un mese. Tre i medio-lungometraggi che si giocheranno la vittoria: il film ambientato in Madagascar Mamody the last baobab digger di Cyrille Cornu, il nepalese Story of death, survival & hope di Ramesh Ghorsaini e The journey of the bees di Greca Meloni e Max Leimstättner girato tra Austria e Francia. Sono quattro invece i corti in gara: gli italiani Vicini di Gaetano Crivaro e Margherita Pisano, e Paesaggio fragile di Michele Trentini, quindi il portoghese Tália di David Gomes e Pedro Cruz e Pathway of scars della brasiliana Gloria Albues Martins.
Come da tradizione, il Festival ha programmato anche una sezione a tema libero, intitolata ad Antonio Simon Mossa. Anche qui sono 7 i lavori in gara: Djurdjevdan is yet to come del serbo Predrag Todorović, All eyez on me! di Robert Wejis girato in Kenya e La tela dell’artista sardo Salvatore Garau tra i medio-lunghi. Tra i corti gli italiani Oltreoceano di Virginia Paganelli e Stupid naive & lucky (filmato in Siria) di Giulio Tonincelli, Kambana di Samuel Pastor girato in Madagascar e Karim di Gonzalo Ballester in Spagna.
Tutti i film finalisti saranno proiettati nei pomeriggi di giovedì 1° e venerdì 2 dicembre, dalle ore 16, nell’Aula O del Dissuf, il Dipartimento di Storia, Scienze umane e della Formazione in via Zanfarino a Sassari, in due serate aperte al pubblico. La cerimonia di premiazione, presentata dal regista Antonio Maciocco, si terrà invece sabato, dalle 16,30.
I premiati saranno scelti dalle due giurie: per il “Fiorenzo Serra” è composta dal regista Antonello Carboni, dal giornalista Franco Ferrandu, dalla filmmaker Stefania Muresu, dall’antropologo Cristiano Tallè e da Giuliana Trampana della Società Umanitaria; per la sezione Antonio Simon Mossa, dal figlio Pietro, dalla regista Cinzia Carrus, dall’antropologa Alessia Glielmi e da Mariangela Caddori e Moreno Pilloni della Società Umanitaria.
Al vincitore della categoria medio-lungometraggi del “Fiorenzo Serra” andranno 2500 euro; per la categoria cortometraggi il premio sarà invece di 1000 euro. I migliori film del premio “Mossa” riceveranno 1000 euro (medio-lunghi) e 500 (corti)