Il comune di Olbia ed il ministero della Cultura hanno firmato un accordo per realizzare una serie di interventi di sviluppo e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico del territorio costiero e subacqueo.
Il comune di Olbia intende, infatti, perseguire gli obiettivi strategici dell’Agenda Urbana per lo sviluppo sostenibile 2030, in particolare i temi collegati al turismo, alla cultura ed alla blue economy, volti alla valorizzazione e tutela delle risorse ambientali e culturali in sinergia con i programmi nazionali di ripresa e resilienza (PNRR) e di coesione economica sociale e territoriale ed ha tra le proprie priorità la tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico, oltre al riposizionamento e valorizzazione del museo archeologico.
«Insieme alla Soprintendenza nazionale, ufficio dotato di autonomia speciale afferente alla Direzione generale archeologica belle arti e paesaggio, con compiti attribuiti dal ministero della Cultura, vogliamo perseguire tali obiettivi e finalità anche attraverso la partecipazione a progetti regionali, nazionali, europei e di cooperazione, nonché di sensibilizzazione della cittadinanza, individuando forme di collaborazione volte a sviluppare progetti sperimentali e l’attivazione di laboratori per forme di tutela, restauro e fruizione “responsabile” del patrimonio culturale subacqueo», ha detto il sindaco Settimo Nizzi.
I due Enti andranno, dunque, a promuovere, con iniziative e attività sinergiche e coordinate, una politica comune di studio, conoscenza, datazione, tutela, restauro, valorizzazione, fruizione, divulgazione e promozione del patrimonio culturale e dei paesaggi costieri e subacquei, con primario ma non esclusivo riferimento al territorio del comune di Olbia. L’attività si andrà a svolgere attraverso lo scambio e la condivisione di risorse umane e finanziarie, conoscenze, esperienze, oltre che lo sviluppo di attività comuni e sinergiche, altrimenti difficilmente attuabili in forma disgiunta.
«I due Enti si sono impegnate ad avviare le procedure amministrative necessarie per l’apertura del Centro operativo della soprintendenza nazionale nel Museo archeologico della nostra città, così da facilitare la collaborazione tra le due realtà anche dal punto di vista logistico», conclude il primo cittadino.
Antonio Caria