«E’ necessario che Acciaierie d’Italia ripristini gli ordini verso Sanac, interrotti già da un anno, oltre a saldare il debito che ammonta a 35 milioni di euro nei confronti dell’azienda di Macchiareddu. Altrimenti, le attuali risorse economiche per la gestione aziendale e per le retribuzioni dei lavoratori sarebbero sufficienti solamente fino a settembre 2022.»
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, durante la sua audizione (in videoconferenza) davanti alle due Commissioni Attività produttive, commercio e turismo e Lavoro della Camera dei deputati, riunite per affrontare gli sviluppi della crisi industriale della Sanac Spa.
«Qualunque sia l’esito del bando di vendita – ha aggiunto l’assessore Anita Pili – il Governo nazionale deve rispettare gli impegni presi per confermare le garanzie occupazionali nei confronti dei lavoratori di tutti gli stabilimenti italiani di Sanac: oltre quello di Macchiareddu (70 lavoratori), Vado Ligure, Massa Carrara e Gattinara, per un totale di circa 350 dipendenti.»