Parte qualche giorno di anticipo anche in Sardegna la vendemmia 2022. Ma a differenza della Penisola le previsioni per la nostra Regione prevedono una produzione più abbondante del 15-20 per cento rispetto allo scorso anno.
A fare la voce grossa, per prime, sono le uve che faranno da base ai vini frizzanti e spumanti, nella zona del Campidano di Cagliari ed in Gallura, seguita dal moscato.
«Dalle prime stime ci attendiamo una annata di buona/ottima qualità – afferma il referente vitivinicola di Coldiretti Sardegna Aldo Buiani – anche se l’andamento della raccolta sarà influenzato molto dal resto del mese di agosto e da quello di settembre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo.»
In Sardegna – secondo le elaborazioni di Coldiretti Sardegna – il settore conta circa 38mila aziende agricole, la superficie vitata è di oltre 27mila ettari ed il fatturato si aggira intorno ai 150milioni di euro. L’Isola conta 18 vini marchiati Doc, 15 Igt ed una sola Docg. Il 55% del vino prodotto è rosso ed il restante 45% bianco. Il vitigno più coltivato è il cannonau che conta oltre 7.400 ettari, seguito dal vermentino con oltre 4580. Il Comune con il maggior numero di superficie vitata è Alghero con circa 1.255 ettari.
«È chiaro – precisa Aldo Buiani – che molto dipenderà sia dall’evoluzione delle temperature nel mese di agosto che influiscono direttamente sulla maturazione sia dall’assenza di fenomeni climatici estremi, come grandine e pioggia torrenziale, che hanno un impatto devastante sui vigneti e sulle quantità e qualità prodotte. In Sardegna ci attendiamo comunque un’annata di buona/ottima qualità anche perché durante la stagione non ci sono state grosse problematiche dal punto di vista fitosanitario: la peronospora ha creato poca preoccupazione ai viticoltori.»