Parte ufficialmente “La Porto Torres che vorrei”, l’indagine lanciata dall’assessorato comunale delle Attività produttive, per raccogliere idee, suggerimenti e progetti degli esercenti turritani.
«La pandemia ha rappresentato una brutto colpo per chi ha un negozio, un bar e un ristorante – ha dichiarato l’assessore alle Attività produttive, Salvatore Frulio – con questa iniziativa di ascolto vogliamo prima di tutto manifestare la nostra vicinanza al comparto. È il momento di costruire insieme le politiche di sviluppo, ed il primo passo non poteva che essere dare la parola a chi vive la crisi sul campo. Ci aspettiamo non solo di raccogliere spunti e proposte per rilanciare il commercio ma chiediamo contributi per mettere in rete le diverse anime della città. La grande lezione di questo brutto periodo è che non ci si salva da soli, ma che una comunità si risolleva se tutte le sue parti condividono lo sforzo di ripartire.»
«La pandemia ha rappresentato una brutto colpo per chi ha un negozio, un bar e un ristorante – ha dichiarato l’assessore alle Attività produttive, Salvatore Frulio – con questa iniziativa di ascolto vogliamo prima di tutto manifestare la nostra vicinanza al comparto. È il momento di costruire insieme le politiche di sviluppo, ed il primo passo non poteva che essere dare la parola a chi vive la crisi sul campo. Ci aspettiamo non solo di raccogliere spunti e proposte per rilanciare il commercio ma chiediamo contributi per mettere in rete le diverse anime della città. La grande lezione di questo brutto periodo è che non ci si salva da soli, ma che una comunità si risolleva se tutte le sue parti condividono lo sforzo di ripartire.»
Antonio Caria