Dalla riqualificazione con nuove funzionalità del patrimonio pubblico, alle partnership con l’Università per nuove opportunità di sviluppo dei poli dell’innovazione, alla valorizzazione del patrimonio culturale, alla ricostituzione della vocazione sportiva della città con interventi previsti nella programmazione mirata di nuove strutture. Sono questi i progetti sul tavolo dell’amministrazione comunale di Alghero che saranno realizzati grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Con la costituzione di un fondo straordinario di 200mila euro deliberato dall’esecutivo nei giorni scorsi, l’Amministrazione avvia la progettazione del nuovo Palazzetto del Sport di Maria Pia, insieme ad un progetto di incremento degli spazi urbani per il verde e ad un centro del riuso a Galboneddu. Elaborati che saranno resi immediatamente candidabili per l’ottenimento dei relativi finanziamenti.
Con la costituzione di un fondo straordinario di 200mila euro deliberato dall’esecutivo nei giorni scorsi, l’Amministrazione avvia la progettazione del nuovo Palazzetto del Sport di Maria Pia, insieme ad un progetto di incremento degli spazi urbani per il verde e ad un centro del riuso a Galboneddu. Elaborati che saranno resi immediatamente candidabili per l’ottenimento dei relativi finanziamenti.
«Progettiamo l’Alghero del futuro – commenta così il Sindaco Mario Conoci – con una visione che tenga conto delle occasioni fornite dal Pnnr con le risorse delle linee principali dell’ambiente, della cultura e del recupero del suo patrimonio, dell’inclusione sociale, dello sport, dell’innovazione”. Oltre ai fondi di bilancio già stanziati con l’avanzo di amministrazione, 250mila euro, per la realizzazione di una nuova struttura geodetica nella scuola media di via XX Settembre, l’Amministrazione sta programmando la partecipazione ai bandi del ministero dell’Istruzione per la costruzioni di sue strutture analoghe nelle scuole media di via Malta e nella scuola elementare di Fertilia, con il Piano per le Infrastrutture per lo sport nelle scuole.»
Antonio Caria