Si è svolto ieri, nell’ufficio di piazza Risorgimento, l’incontro tra il sindaco del comune di Arzachena, Roberto Ragnedda, ed alcuni imprenditori del settore dell’intrattenimento notturno attivi nel territorio comunale, dalla Costa Smeralda, a Baja Sardinia fino al litorale di Cannigione. Obiettivo: illustrare le motivazioni alla base dell’ordinanza numero 29 sulla limitazione alla diffusione della musica nei locali commerciali.
«Visto l’evolversi della situazione sui dati del contagio nel nostro territorio e con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica e la tranquillità di cittadini e visitatori, ho ritenuto necessario intervenire con un provvedimento che recepisce quelli nazionali e regionali e che, in aggiunta, limita modi e tempi di diffusione della musica nei locali commerciali – ha dichiarato Roberto Ragnedda -. I livelli massimi di decibel riportati nell’ordinanza sono quelli previsti dalle normative sovracomunali e consigliati dall’Organizzazione mondiale della sanità. Per la riduzione degli orari, invece, ho ritenuto necessario limitare alle 24.00 la riproduzione di musica all’esterno dei locali e all’1.00 quella all’interno, che si tratti di alberghi, bar, chioschi o ristoranti.»
«Il divertimento deve andare di pari passo con la tutela della salute e il rispetto delle norme. Va bene accompagnare le cene con la musica, ma questo non deve sfociare in un’occasione per eludere le disposizioni e stimolare attività di ballo che facilitano gli assembramenti incontrollati – ha concluso Roberto Ragnedda -. Il mio augurio è che gli imprenditori collaborino appieno e che comprendano le ragioni di questa scelta. L’unico scopo è quello di tutelare l‘incolumità di clienti e addetti. Dobbiamo guardare in faccia alla realtà e trovare soluzioni per conciliare gli interessi economici con quelli della salute e della serenità dei cittadini.»
«Visto l’evolversi della situazione sui dati del contagio nel nostro territorio e con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica e la tranquillità di cittadini e visitatori, ho ritenuto necessario intervenire con un provvedimento che recepisce quelli nazionali e regionali e che, in aggiunta, limita modi e tempi di diffusione della musica nei locali commerciali – ha dichiarato Roberto Ragnedda -. I livelli massimi di decibel riportati nell’ordinanza sono quelli previsti dalle normative sovracomunali e consigliati dall’Organizzazione mondiale della sanità. Per la riduzione degli orari, invece, ho ritenuto necessario limitare alle 24.00 la riproduzione di musica all’esterno dei locali e all’1.00 quella all’interno, che si tratti di alberghi, bar, chioschi o ristoranti.»
«Il divertimento deve andare di pari passo con la tutela della salute e il rispetto delle norme. Va bene accompagnare le cene con la musica, ma questo non deve sfociare in un’occasione per eludere le disposizioni e stimolare attività di ballo che facilitano gli assembramenti incontrollati – ha concluso Roberto Ragnedda -. Il mio augurio è che gli imprenditori collaborino appieno e che comprendano le ragioni di questa scelta. L’unico scopo è quello di tutelare l‘incolumità di clienti e addetti. Dobbiamo guardare in faccia alla realtà e trovare soluzioni per conciliare gli interessi economici con quelli della salute e della serenità dei cittadini.»
Antonio Caria