Milioni di euro del centro Sardegna bloccati per cavilli burocratici. A denunciarlo è Coldiretti Nuoro Ogliastra ritorna alla carica per le centinaia di pratiche bloccate che impediscono il trasferimento di diversi milioni di euro nei conti delle aziende agricole del territorio.
«Un incontro necessario dopo un anno e mezzo di blocco a causa del Covid, al quale parteciperanno i nostri dirigenti delle sezioni ed inviteremo i rappresentanti politici del nostro territorio sia al parlamento nazionale che regionale perché la situazione che abbiamo più volte denunciato continua a rimanere bloccata con gravi conseguenze per le aziende agricole», ha detto Leonardo Salis, presidente di Coldiretti Nuoro Ogliastra.
«Negli anni se ne sono accumulate tante ed è anche difficile quantificarle ed avere un report preciso – ha aggiunto Leonardo Salis -. I motivi sono disparati e spesso assurdi al limite del ridicolo ma nonostante le continue sollecitazioni non si riesce ad averne ragione. Per questo la rabbia nel territorio è tanta ed occorre dare risposte perché è inaccettabile lasciare fermi dei denari che andrebbero ad alimentare l’economia del territorio e non solo quella agricola perché come sappiamo l’indotto che ruota intorno a questo settore è importante ed ampio.»
Coldiretti Nuoro Ogliastra denuncia l’assenza degli sportelli territoriali come interfaccia con i Centri di Assistenza Agricola per la verifica delle domande Politica Agricola Comunitaria) bloccate dalle anomalie, la mancanza di un ufficio specifico per la gestione dei contenziosi ed altresì un supporto legale che agevoli l’accesso agli atti.
«È un cane che si morde la coda dove a pagare sono sempre gli agricoltori e gli allevatori – ha rimarcato il direttore di Coldiretti Nuoro Ogliastra, Alessandro Serra -. La carenza di personale determina un aumento del carico di domande da istruire ed il numero di istruttorie per dipendente con la consequenziale dilazione dei tempi e il rischio di far decadere le domande stesse.»
«Molte pratiche della nostra Federazione sono bloccate perché il sistema non incrocia correttamente la consistenza aziendale così come validata dalle foto interpretazioni di Agea, inoltre gli aggiornamenti catastali delle particelle non vengono incrociati correttamente dal sistema informatico Sian in fase istruttoria – così ancora Alessandro Serra -. Questo si traduce in domande bloccate per anomalie o in riduzioni o sanzioni di fatto inesistenti. L’elenco purtroppo è lungo e riguarda diverse misure, tra le quali anche quella sulle razze “Conservazione delle razze locali minacciate di abbandono”, la 10.1.5, il 90 per cento delle quali concentrate in Ogliastra.»
«Non ci si può sempre nascondere dietro la burocrazia – ha concluso Leonardo Salis -, la politica può e deve prendere in mano la situazione e sbloccarla definitivamente perché in questo modo per assurdi cavilli si va contro le imprese agricole che creano reddito e occupazione. L’assemblea provinciale sarà un confronto diretto che ha l’unico obiettivo di arrivare ad una conclusione per il bene dell’agricoltura e del territorio.»
Antonio Caria