«Siamo costretti ad aprire i cancelli e liberare i nostri suini.»
È questo il grido disperato degli allevatori davanti alla burocrazia che da circa 20 giorni blocca i maiali in azienda vietando di varcare i cancelli nonostante le deroghe lo consentano anche dalle cosiddette zone rosse.
A pagarne le conseguenze, a detta di Coldiretti Nuoro Ogliastra, sono gli allevamenti virtuosi, quelli che hanno tenuto in piedi il settore, che quasi temerariamente anche nei periodi più bui della peste suina e dei blocchi della movimentazione hanno creduto nella legalità, scontrandosi paradossalmente con chi gli avrebbe dovuti tutelare.
In pratica un sistema già iper burocratizzato che con le novità (dopo il via libera alle esportazioni arrivate da Bruxelles lo scorso 15 dicembre ma con alcune limitazioni in determinati territori) va in palla ed a pagarne le conseguenze sono come sempre gli allevatori. In questo caso quelli di suini in perfetta regola non riescono ad ottenere le autorizzazioni per portare gli animali al macello nonostante ci siano le deroghe ministeriali che consentono la movimentazione anche in zona rossa dagli allevamenti regolari.
Situazioni critiche di segnalano a Talana e a Santa Maria Navarrese.
Il presidente e il direttore di Coldiretti Nuoro Ogliastra Leonardo Salis e Alessandro Serra parlano di situazione insostenibile e chiedono di sbloccare immediatamente il meccanismo burocratico.
Antonio Caria