Sembra essere passato l’exploit delle prime tre settimane di dicembre 2021 con il prezzo dell’agnello di Sardegna Igp arrivato alle quota media di 5,22 euro/kg (pagato al pastore a peso vivo).
Secondo quanto riferito da Contas, nell’ultima settimana dello stesso mese il prezzo è crollato del 47%, passando a 2,78 euro/kg e registrando una perdita di fatturato sui 33mila 296 agnelli macellati (in quella settimana) di 751mila 490 euro. Il prezzo medio è passato da 49,6 euro ad agnello (peso vivo) a 25,7 euro.
Tra le cause, sempre secondo Contas, ci sarebbe il calo dei consumi post Natale sul mercato Italiano che non riesce ad assorbire tutte le produzioni sarde.
«In queste particolari condizioni di mercato – sottolinea il direttore del Contas, Alessandro Mazzette – l’export nel mercato spagnolo diventa l’unica soluzione per la vendita o svendita del nostro prodotto. Per questo come Consorzio da alcuni anni stiamo proponendo di regimentare l’offerta attraverso per esempio la costruzione di celle di congelamento che permettano di spostare la vendita delle carni nei periodi di maggiore richiesta.»
«Per questo – aggiunge il presidente del Contas Battista Cualbu – il 4 gennaio scorso abbiamo inviato un report dettagliato informando ufficialmente il ministero delle Politiche Agricole sulla situazione venutasi a verificare nel mercato dell’agnello di Sardegna Igp che ha fortemente penalizzato gli allevatori, per una eventuale indagine sull’intera filiera distributiva nazionale anche alla luce delle nuove norme, la cosiddetta legge sulle pratiche sleali, che tutela il produttore in quanto favorisce le filiere equilibrate.»
Tra le proposte presentate: la costituzione di una Commissione Unica sui prezzi gestita dalla Regione Sardegna e di un Consorzio di Secondo livello che gestisca le vendite dei prodotti.
Secondo quanto riferito da Contas, nell’ultima settimana dello stesso mese il prezzo è crollato del 47%, passando a 2,78 euro/kg e registrando una perdita di fatturato sui 33mila 296 agnelli macellati (in quella settimana) di 751mila 490 euro. Il prezzo medio è passato da 49,6 euro ad agnello (peso vivo) a 25,7 euro.
Tra le cause, sempre secondo Contas, ci sarebbe il calo dei consumi post Natale sul mercato Italiano che non riesce ad assorbire tutte le produzioni sarde.
«In queste particolari condizioni di mercato – sottolinea il direttore del Contas, Alessandro Mazzette – l’export nel mercato spagnolo diventa l’unica soluzione per la vendita o svendita del nostro prodotto. Per questo come Consorzio da alcuni anni stiamo proponendo di regimentare l’offerta attraverso per esempio la costruzione di celle di congelamento che permettano di spostare la vendita delle carni nei periodi di maggiore richiesta.»
«Per questo – aggiunge il presidente del Contas Battista Cualbu – il 4 gennaio scorso abbiamo inviato un report dettagliato informando ufficialmente il ministero delle Politiche Agricole sulla situazione venutasi a verificare nel mercato dell’agnello di Sardegna Igp che ha fortemente penalizzato gli allevatori, per una eventuale indagine sull’intera filiera distributiva nazionale anche alla luce delle nuove norme, la cosiddetta legge sulle pratiche sleali, che tutela il produttore in quanto favorisce le filiere equilibrate.»
Tra le proposte presentate: la costituzione di una Commissione Unica sui prezzi gestita dalla Regione Sardegna e di un Consorzio di Secondo livello che gestisca le vendite dei prodotti.
Antonio Caria