La quotazione degli agnelli sardi Igp ha un boom nei prezzi a ridosso della Pasqua. Ad annunciarlo è il Consorzio di tutela dell’agnello di Sardegna Igp) nella “Giornata dell’Agnello di Sardegna Igp” nei mercati di Campagna Amica alla presentazione dell’indagine “L’agnello di Pasqua”.
Il prezzo, secondo i dati emersi nel corso dell’incontro, hanno superato abbondantemente i 5 euro al chilo, Ma anche nei mesi di gennaio e febbraio, quando tradizionalmente il prezzo crolla, la media si è tenuta sui 3,4 euro/ al chilo.
«La programmazione messa in campo negli ultimi anni come Consorzio sta cominciando a portare i primi frutti – ha dichiarato il presidente del Contas, Battista Cualbu -. Abbiamo e stiamo lavorando sull’allargamento del mercato e contemporaneamente su un prodotto che conservando le stesse caratteristiche abbia una shelf life più lunga. Stiamo proponendo sul mercato con i trasformatori, anche nuovi e più piccoli tagli che da una parte valorizzino tutta la carcassa e dall’altra rispondano alle nuove esigenze del mercato. E questo ci consente anche, insieme ad altri progetti che abbiamo in cantiere, di destagionalizzare la presenza dell’agnello sul mercato che per tradizione si concentra in inverno e inizio primavera. Inoltre grazie anche all’ultimo accordo che abbiamo sottoscritto nelle scorse settimane con la Gdo, adesso il marchio dell’agnello di Sardegna Igp è presente sul 90% delle più importanti insegne nazionali.»
Ma l’attenzione è rivolta alle importazioni. «I nostri controlli sono molto stringenti – ha aggiunto il direttore del Contas, Alessandro Mazzette – anche perché l’eventualità che si verifichino contraffazioni aumenta esponenzialmente in questo periodo, visti i margini di guadagno che lo scambio di nazionalità può produrre».ì
Antonio Caria