Anche quest’anno, l’agnello è il protagonista assoluto del pranzo pasquale, almeno per un italiano su quattro. Lo dice un’indagine un’indagine Coldiretti indagine Coldiretti/Ixe’ che conferma le tendenze analizzate dal Consorzio di tutela dell’agnello di Sardegna Igp.
«I grandi stravolgimenti imposti dalla pandemia hanno sfiorato il mercato dell’agnello che continua ad essere presente nelle tavole degli italiani a Pasqua – ha dichiarato il presidente del Contas, Battista Cualbu -. Questo grazie sia alla sensibilità e rispetto delle tradizioni dei consumatori e sia alle sinergie e strategie promosse dal Contas negli ultimi anni che hanno saputo rispondere alle nuove esigenze del mercato studiando nuove forme di vendita, con tagli più piccoli della carcassa. E allo stesso tempo abbiamo allargato la sua presenza nel mercato, stringendo accordi con la grande distribuzione e garantendo oggi la presenza del nostro marchio nel 90% dei più importanti marchi nazionali.»
«Ma attenti all’etichetta – ha aggiunto il direttore del Contas, Alessandro Mazzette -, perché la metà degli agnelli presenti nei banchi frigo (il 55%) sono di origine estera. Con Consorzio, in accordo anche con quello dell’Abbacchio Romano Igp e dell’Agnello del Centro Italia, abbiamo intensificato i controlli e stiamo collaborando per smascherare le frodi. Chi acquista deve prestare molta attenzione, cercando l’agnello con il marchio Igp e verificando anche il peso della carcassa. Gli agnelli sardi sono da latte e pesano in media 6-6,5 kg, mentre quelli importati sono già svezzati e hanno un peso più elevato.»
Antonio Caria