Casette in legno (utilizzate in occasione dei mercatini Natalizi), stand e gazebo vuoti e spogli con solo lo striscione con la scritta “nonsonoessenziale” così come si sentono oggi i fieristi ed organizzatori di eventi, ai quali in questo infausto anno è stata levata anche la possibilità dei mercatini Natalizi, divieto questo che porterà alla chiusura certa di migliaia di partite Iva. Sono circa 712.000 le partita Iva ferme, di cui la maggior parte non coperta dai Ristori.
La manifestazione dalle varie Piazze e stata trasmessa in diretta Facebook ottenendo migliaia di visualizzazioni ed è stata seguita dai TG regionali, nazionali e da varie testate giornalistiche.
Ivan Scarpa, presidente regionale fieristi italiani, si è dichiarato «molto preoccupato per la situazione attuale della categoria e spera che questa iniziativa non si debba ripetere, trovando presto una soluzione che permetta a chi opera nel settore, venga presto data possibilità di ripartenza con tutte le necessarie misure di prevenzione sanitaria. Abbiamo visto in questo periodo file ed assembramenti ovunque e questo ci ha fatto doppiamente male».
«Confidiamo in un 2021 differente soprattutto nell’atteggiamento del Governo – conclude Ivan Scarpa – in cui non faccia una colpa a chi un negozio non lo ha, ma opera nelle vie o nelle Piazze ma che comunque è una partita Iva Italiana.»