Passata la Pasqua, il settore dolciario artigiano sardo fa i primi bilanci con una tendenza chiara: regge la vendita di colombe, uova di cioccolato e prodotti pasquali, confermando così una domanda in linea con l’anno scorso e, quindi, la stabilità di mercato.
A dirlo è il dossier realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha analizzato i dati UnionCamere/Infocamere del 2021.
«Nonostante le imprese sarde, come del resto tutte quelle italiane, stiano subendo un pesante contraccolpo derivato dalla crisi energetica – afferma Marco Rau, delegato regionale per l’alimentazione di Confartigianato Imprese Sardegna – da parte dei consumatori la richiesta di dolci ha mantenuto la stabilità registrata lo scorso anno e, in alcuni casi, abbiamo notato anche una lieve crescita. Il vero problema è che, come sta accadendo da alcuni mesi le materie prima all’origine hanno subito un incremento a due cifre per le nostre attività, situazione che, per le realtà dolciarie sta facendo registrare una importante perdita di competitività.»
Ed è proprio il caro bollette uno dei problemi più gravi che sono stati evidenziati spesso da Confartigianato Sardegna.
A dirlo è il dossier realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha analizzato i dati UnionCamere/Infocamere del 2021.
«Nonostante le imprese sarde, come del resto tutte quelle italiane, stiano subendo un pesante contraccolpo derivato dalla crisi energetica – afferma Marco Rau, delegato regionale per l’alimentazione di Confartigianato Imprese Sardegna – da parte dei consumatori la richiesta di dolci ha mantenuto la stabilità registrata lo scorso anno e, in alcuni casi, abbiamo notato anche una lieve crescita. Il vero problema è che, come sta accadendo da alcuni mesi le materie prima all’origine hanno subito un incremento a due cifre per le nostre attività, situazione che, per le realtà dolciarie sta facendo registrare una importante perdita di competitività.»
Ed è proprio il caro bollette uno dei problemi più gravi che sono stati evidenziati spesso da Confartigianato Sardegna.
«Non dobbiamo dimenticarci come in Sardegna l’energia costi più del resto d’Italia – sottolinea ancora Marco Rau – una tassa nascosta alla quale nessuna impresa può scampare, condizione che pone le realtà produttive sarde in una situazione di netto svantaggio sia nei confronti dei competitor europei, sia in quelli nazionali.»
Oltre a questi problemi, le imprese rilevano anche criticità sul packaging, ovvero difficoltà a trovare scatole, carta per avvolgere, nastrini e tutto l’occorrente per un vendita ottimale.
Oltre a questi problemi, le imprese rilevano anche criticità sul packaging, ovvero difficoltà a trovare scatole, carta per avvolgere, nastrini e tutto l’occorrente per un vendita ottimale.
Antonio Caria