Circa 200 progetti, suddivisi in otto macro aree: ambiente, infrastrutture, innovazione tecnologica, scuola, enti locali, equità sociale, sanità ed urbanistica. Sono le proposte sul Recovery fund che la Sardegna dovrà trasmettere all’esecutivo nazionale. La “Dire” ha visionato la bozza dei progetti che il governatore, Christian Solinas, illustrerà martedì mattina ai consiglieri regionali.
Tra le proposte principali, l’attuazione di misure strutturali per contrastare il dissesto idrogeologico (fabbisogno finanziario di 379.507.664,76 euro); l’attuazione di misure non strutturali dei Piani di gestione rischio alluvioni e dei Piani di gestione delle acque (62.400.000 di euro); interventi sulle infrastrutture idriche (dighe, invasi e sistemi idrici di approvvigionamento all’ingrosso, 213 milioni); interventi sulla resilienza dell’agrosistema irriguo (digitalizzazione e innovazione tecnologica delle reti di distribuzione, efficientamento delle reti di distribuzione consortile, 386.642.626,96); interventi sulle infrastrutture idriche di distribuzione del Servizio idrico integrato, parte acquedotti ( 187.680.000,00, compresi 12.480.000,00 a valere su altri contributi a fondo perduto); autosufficienza energetica del Sistema idrico multisettoriale regionale (26 milioni di euro); interventi di digitalizzazione delle reti idrico-fognarie e delle reti delle centrali di energie rinnovabili (due progetti, per 78 e 15 milioni di euro).
E ancora: riqualificazione degli spazi e degli edifici della Caserma di viale Trieste a Cagliari (3 milioni di euro); valorizzazione del Parco Molentargius di Cagliari (6 milioni di euro); ampliamento della casa dello studente di via Trentino a Cagliari, con la realizzazione di un nuovo edificio che si integra col compendio esistente, realizzando nuovi 150 posti letto, 200 nuovi posti mensa, e 261 nuovi stalli di parcheggio autovetture (22,5 milioni); riduzione dell’impatto ambientale e sostenibilità economica dei porti nel comparto turistico crocieristico e turistico diportistico (fabbisogno finanziario 90 milioni di euro); riqualificazione dell’ex colonia penale di Castiadas, la più grande e antica colonia penale d’Italia ( 30 milioni).
Venti milioni sono saranno richiesti per un progetto dell’Università di Sassari sulla “digitalizzazione come strumento di promozione di una salute di prossimità, di formazione e ricerca nuovi professionisti, di inclusione sociale in aree remote rurali e montane che consenta una resilienza esostenibilità del servizio saniario regionale”; 10,3 milioni di euro per l’attuazione di interventi infrastrutturali in corrispondenza dei 38 nodi di interscambio con la rete ferroviaria a scartamento ridotto gestita da Arst e dei 5 Hub di scambio modale nella Città Metropolitana di Cagliari; 24,8 milioni per la Metrocagliari (raddoppio tratta Monserrato (San Gottardo)/Settimo San Pietro); 23,12 milioni per la Metrocagliari (realizzazione tratta dalla stazione Caracalla alla stazione dell’Argine); 42,08 per la Metrocagliari (estensione direttrice Quartu Metrocagliari – Direttrice Sestu); 12,5 milioni per la linea ferroviaria Sassari-Sorso; 93,10 milioni per lo sviluppo della rete aeroportuale sarda (ampliamento terminal passeggeri aeroporto Olbia, adeguamento sicurezza aeroportuale ed efficientamento energetico aeroporto Alghero, adeguamento terminal aeroporto Cagliari).
Per il collegamento ferroviario tra l’aeroporto di Olbia e la città chiesti 150 milioni di euro, per la realizzazione della rete ciclabile della Sardegna 247.643.682 (fabbisogno totale 281.006.194 di cui 33.362.512 disponibili), per la realizzazione del primo cantiere navale italiano specializzato nella costruzione di navi traghetto a zero emissioni chiesti 30 milioni di euro (compreso il prototipo di una imbarcazione). Per il riequilibrio territoriale e contrasto allo spopolamento dei piccoli Comuni chiesti 50 milioni di euro, 7,3 per la promozione del diritto allo studio e il contrasto all’abbandono scolastico, 50 milioni di euro per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, 3 milioni per la diversificazione delle produzioni zootecniche finalizzata all’introduzione della produzione dell’agnellone pesante.
Per la realizzazione di una centrale del latte chiesti 3 milioni, per la realizzazione di un unico Distretto regionale delle aree rurali e dei sistemi produttivi locali 25 milioni di euro, 100 milioni di finanziamenti per l’artigianato moderno, 100 milioni per una piattaforma di strumenti finanziari per il sostegno alla competitività delle imprese e per lo sviluppo locale, 50 milioni di euro per la digitalizzazione degli archivi dell’Amministrazione regionale e degli enti del sistema Regione, 100 milioni per l’elaborazione di un piano di comunicazione per i mercati nazionale ed internazionale e lo sviluppo di una attività di promozione mirata e coordinata, 50 milioni per la riqualificazione delle strutture turistiche.
Sempre a livello turistico, 9 milioni per le “Vie del cuore”, itinerari turistici a tema per il collegamento, la riqualificazione e la promozione dei centri minori, due milioni per il progetto “The Sardinia circle”, azione di promozione, attrazione e fidelizzazione del target turistico dei “digital nomads” internazionali. Infine, 100 milioni di euro di incentivi in contributi a fondo perduto per la ristrutturazione, l’ammodernamento, la riqualificazione, l’aggiornamento tecnologico e l’uso del commercio elettronico da parte delle imprese commerciali e 50 milioni di euro per la riqualificazione di impianti sportivi comunali e sovracomunali.