«Ritengo la retrocessione della Sardegna in zona arancione ingiusta ed immotivata. Una scelta che non rende merito al lavoro fatto dalle attività commerciali e artigianali per adeguarsi alle nuove regole.»
Edoardo Tocco, presidente del Consiglio comunale di Cagliari, spiega le sue ragioni sui nuovi divieti: «Ci troviamo a fronteggiare delle imposizioni irrazionali per il superamento della percentuale dei ricoveri, in base a calcoli alquanto discutibili. L’allentamento delle restrizioni aveva spinto molte attività ad approvvigionarsi di derrate in vista delle aperture, soprattutto nel fine settimana. Una situazione drammatica per molte categorie già in forte sofferenza.In particolare, le attività di ristoro, i bar, le strutture ricettive già stremate dalla crisi vedranno ridursi ulteriormente gli incassi con ripercussioni preoccupanti sul mondo dell’occupazione e possibili chiusure di nuove realtà. Non basta – conclude Edoardo Tocco -. C’è grande timore per il futuro delle strutture turistiche e culturali, ormai in ginocchio e costrette ad ulteriori chiusure.»