«Pur apprezzando la decisione del Governo di prorogare il Superbonus a tutto il 2023, come richiesto dal MoVimento 5 Stelle e da tutto il mondo produttivo e politico, non comprendiamo l’esclusione dalla proroga delle case unifamiliari: significa di fatto escludere quei cittadini che vivono nelle nostre comunità locali, dove la casa unifamiliare costituisce la normalità.
Una delle caratteristiche vincenti del Superbonus, che sta producendo effetti prodigiosi, è proprio la capillarità del settore edile su cui agisce, su tutto il territorio nazionale, anche nelle aree marginali. Non è necessario operare in un’area economicamente più sviluppata per beneficiare del suo effetto moltiplicatore, il settore edile è attivo e attivabile ovunque.
L’esclusione dalla proroga al 2023 delle abitazioni unifamiliari rischia di creare una discriminazione e di escludere una parte della popolazione dalla possibilità di crescita e di efficientamento energetico. E in ultima analisi fa sorgere anche dubbi sulla costituzionalità della scelta.»
Lo comunica, in una nota, Emiliano Fenu, capogruppo M5S in Commissione Finanze del Senato.