«L’approvazione dell’ordine del giorno voto sulla fauna selvatica opportunista, da parte del Consiglio regionale, è una chiara indicazione che l’Assemblea sarda ha dato al Parlamento nazionale sulla necessità di modificare la Legge 157 del 1992 per introdurre nuove modalità di adeguato contenimento e gestione su tutto il territorio nazionale della fauna selvatica fuori controllo, con riferimento al cinghiale ma non solo.»
Lo dice il presidente del Consiglio regionale Michele Pais che aggiunge: «Abbiamo mantenuto l’impegno preso nei giorni scorsi con la Coldiretti che ha manifestato sotto il Palazzo del Consiglio. Con questo provvedimento il Consiglio regionale della Sardegna chiede al Parlamento di approvare alcune modifiche alla legge del 1992 e di introdurre un articolo specifico che riguarda il Controllo della specie cinghiale e delle altre specie opportuniste a difesa delle nostre produzioni agricole e del lavoro dei nostri agricoltori fortemente danneggiati dalla presenza di una fauna selvatica fuori controllo. Si tratta di un importante segnale da parte dell’Assemblea sarda a favore di una categoria che da tempo denuncia i gravi danni che sta provocando la fauna selvatica alle colture. È necessario, da una parte, regolamentare meglio la possibilità di autotutela degli agricoltori, dall’altra sburocratizzare e semplificare le procedure di riconoscimento degli indennizzi a seguito dei danni, procedure oggi eccessivamente complesse e di fatto impraticabili. La richiesta di aiuto del comparto si è immediatamente tradotta nel provvedimento che il Consiglio regionale ha unanimemente votato».
Lo dice il presidente del Consiglio regionale Michele Pais che aggiunge: «Abbiamo mantenuto l’impegno preso nei giorni scorsi con la Coldiretti che ha manifestato sotto il Palazzo del Consiglio. Con questo provvedimento il Consiglio regionale della Sardegna chiede al Parlamento di approvare alcune modifiche alla legge del 1992 e di introdurre un articolo specifico che riguarda il Controllo della specie cinghiale e delle altre specie opportuniste a difesa delle nostre produzioni agricole e del lavoro dei nostri agricoltori fortemente danneggiati dalla presenza di una fauna selvatica fuori controllo. Si tratta di un importante segnale da parte dell’Assemblea sarda a favore di una categoria che da tempo denuncia i gravi danni che sta provocando la fauna selvatica alle colture. È necessario, da una parte, regolamentare meglio la possibilità di autotutela degli agricoltori, dall’altra sburocratizzare e semplificare le procedure di riconoscimento degli indennizzi a seguito dei danni, procedure oggi eccessivamente complesse e di fatto impraticabili. La richiesta di aiuto del comparto si è immediatamente tradotta nel provvedimento che il Consiglio regionale ha unanimemente votato».
Antonio Caria