«Il settore vitivinicolo in Sardegna è in crescita ed i numerosi e meritati riconoscimenti ottenuti recentemente al Vinitaly, vetrina internazionale di grande richiamo, certificano che la strada scelta dalle nostre cantine è quella giusta: puntare sulla qualità, offrendo ai mercati, sempre più esigenti, vini di assoluta eccellenza. Nella programmazione 2023/27 la Regione vuole confermare il suo sostegno al settore con strategie mirate per far crescere la competitività delle aziende, anche favorendo l’aggregazione dei produttori, per sviluppare l’integrazione della filiera e per valorizzare e migliorare ulteriormente la qualità delle produzioni.»
Lo ha dichiarato l’assessora regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, a margine dell’iniziativa organizzata a Serdiana dalla Cantina Argiolas per celebrare i 30 anni del vino Turriga.
«Il settore vitivinicolo – ha sottolineato l’esponente della Giunta Solinas – conferma il suo stato di buona salute e i numeri ci fanno capire la sua grande importanza strategica. In Sardegna, dal 2010 al 2020 il valore della produzione del settore vitivinicolo è aumentato del 155%. Da un’analisi di lungo periodo, considerando l’ultimo ventennio, in Sardegna l’andamento di import export di vini e spumanti risulta positiva, in quanto sta aumentando l’esportazione e diminuendo l’importazione – ha aggiunto Gabriella Murgia -. Ogni anno abbiamo una dotazione finanziaria di circa 8 milioni e 500mila euro con i quali cerchiamo di soddisfare il maggior numero possibile di richieste presentate. La Sardegna negli ultimi anni è riuscita anche a ottenere risorse aggiuntive non spese dalle altre Regioni. A breve l’Assessorato aprirà il nuovo bando della misura Promozione con uno stanziamento di risorse comunitarie di quasi 1 milione e 900mila euro. Entro luglio verrà adottato il bando per la misura Investimenti con uno stanziamento di 2 milioni di euro.»
«Nell’ambito dello sviluppo rurale – conclude Gabriella Murgia – si provvederà poi a sostenere la vitivinicoltura nelle aree più fragili e svantaggiate, per favorire il raggiungimento di più elevati standard di sostenibilità ambientale e sociale, grazie a investimenti materiali e immateriali innovativi caratterizzati da un’ampia adozione di tecnologie digitali. Investimenti che favoriscono gli obiettivi di sostegno ai processi di sviluppo locale e all’imprenditoria giovanile. A sostegno della filiera vitivinicola interverranno anche misure del Pnrr e del Fondo complementare al Pnrr, in particolare quelle a sostegno dei Contratti di filiera e di distretto, quelle per la logistica agroalimentare e per la diffusione di processi di circolarità lungo la filiera rivolti al riuso, alla riduzione degli scarti e alla produzione di energie rinnovabili.»
Lo ha dichiarato l’assessora regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, a margine dell’iniziativa organizzata a Serdiana dalla Cantina Argiolas per celebrare i 30 anni del vino Turriga.
«Il settore vitivinicolo – ha sottolineato l’esponente della Giunta Solinas – conferma il suo stato di buona salute e i numeri ci fanno capire la sua grande importanza strategica. In Sardegna, dal 2010 al 2020 il valore della produzione del settore vitivinicolo è aumentato del 155%. Da un’analisi di lungo periodo, considerando l’ultimo ventennio, in Sardegna l’andamento di import export di vini e spumanti risulta positiva, in quanto sta aumentando l’esportazione e diminuendo l’importazione – ha aggiunto Gabriella Murgia -. Ogni anno abbiamo una dotazione finanziaria di circa 8 milioni e 500mila euro con i quali cerchiamo di soddisfare il maggior numero possibile di richieste presentate. La Sardegna negli ultimi anni è riuscita anche a ottenere risorse aggiuntive non spese dalle altre Regioni. A breve l’Assessorato aprirà il nuovo bando della misura Promozione con uno stanziamento di risorse comunitarie di quasi 1 milione e 900mila euro. Entro luglio verrà adottato il bando per la misura Investimenti con uno stanziamento di 2 milioni di euro.»
«Nell’ambito dello sviluppo rurale – conclude Gabriella Murgia – si provvederà poi a sostenere la vitivinicoltura nelle aree più fragili e svantaggiate, per favorire il raggiungimento di più elevati standard di sostenibilità ambientale e sociale, grazie a investimenti materiali e immateriali innovativi caratterizzati da un’ampia adozione di tecnologie digitali. Investimenti che favoriscono gli obiettivi di sostegno ai processi di sviluppo locale e all’imprenditoria giovanile. A sostegno della filiera vitivinicola interverranno anche misure del Pnrr e del Fondo complementare al Pnrr, in particolare quelle a sostegno dei Contratti di filiera e di distretto, quelle per la logistica agroalimentare e per la diffusione di processi di circolarità lungo la filiera rivolti al riuso, alla riduzione degli scarti e alla produzione di energie rinnovabili.»
Antonio Caria